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ASCOLI PICENO - Capitano ed ex della gara di domani a Carpi (alle 18.30). Non ha parlato, come è accaduto per altri turni infrasettimanali, mister Massimo Carrera, ma il difensore Riccardo Gagliolo.

Qui il comunicato dell’Ascoli Calcio sulla conferenza stampa di stamattina.

Alla vigilia di Carpi-Ascoli è stato il capitano Riccardo Gagliolo a fare il punto della situazione in casa Ascoli. Il difensore ha fatto un passo indietro prima di presentare la sfida di domani che lo vedrà tornare da ex al Cabassi:

“Ci tenevo a fare un riassunto dato che non ho avuto modo parlare dopo l’anno scorso: sono arrivato a gennaio, purtroppo mi sono fatto male subito, non ho potuto aiutare la squadra a centrare l’obiettivo, che non siamo riusciti a centrare. In estate la società mi ha chiesto se ero disponibile a restare e ho subito accettato perché mi sento in debito nei confronti della società, della piazza, di tutti, avevo voglia di riscattarmi dopo i sei mesi scorsi.

Quanto alla sconfitta con la Lucchese abbiamo analizzato gli errori, abbiamo visto quello che abbiamo sbagliato, abbiamo fatto riunioni, visto video, spero che abbiamo capito; domani affrontiamo un Carpi che è una buona squadra, dovremo cercare di limitarli il più possibile e sfruttare le nostre qualità”.

Sul gruppo: “La Società ha fatto un grandissimo lavoro, ci sono esperti di categoria e qualcuno sopra la categoria, poi giovani interessanti che sono saliti dalla Primavera, ci vorrà un po’ di tempo affinché mostrino tutte le proprie doti; noi li vediamo in allenamento e sappiamo che durante la settimana esprimono più qualità che la domenica, ma fa parte del loro normale processo di crescita”.

La fascia di capitano: “Sono orgoglioso di indossarla in questa grandissima piazza, ma alla fine la fascia è un simbolo, in campo sappiamo che sono tutti importanti e tutti devono dare il massimo e aiutare i compagni”.

Sulla sua condizione fisica: “Ora sto bene, sono disponibile al 100%, ho avuto un fastidio all’adduttore e non si è voluto rischiare che si aggravasse”.

Domani sarà ex di turno: “Tornare al Cabassi mi farà un bellissimo effetto, ci ho giocato solo una volta da avversario col Parma, porto un grandissimo affetto per quella piazza, sicuramente mi emozionerò”.

Retrocessione: “È stata dolorosissima. Penso ci sia stato un grandissimo cambiamento, positivo e che ci voleva per cercare di ripartire il prima possibile. Ora siamo molto concentrati sul riscattarci dall’annata pessima dell’anno scorso, vogliamo dimostrare che non siamo quei calciatori là e vogliamo riportare l’Ascoli in Serie B”.

Sul modulo ideale e sull’allenatore: “Sul modulo dovete chiedere all’allenatore; noi abbiamo piena fiducia nell’allenatore e nella Società, ci sono partite in cui le cose non riescono, abbiamo fatto una bella riunione, in cui abbiamo analizzato gli errori e le cose che non sono andate bene, nessuna partita è semplice, sta a noi trovare le soluzioni in campo”.

Carpi: “È una squadra con grande entusiasmo derivante dalla vittoria del campionato lo scorso anno, è una piazza senza pressioni, quindi giocherà con spensieratezza. Gli avversari sanno che arriva l’Ascoli e tutte le squadre che ci affrontano vogliono dimostrare d’essere più forti perché tutti vorrebbero giocare in questa piazza, quindi noi non possiamo mancare sull’aspetto agonistico e dovremo portare punti a casa, non possiamo permetterci di perdere un’altra partita”.

Tre partite in una settimana (domenica il Rimini al Del Duca): "Dobbiamo cercare di giocare ogni partita per i tre punti, in C per vincere il campionato devi vincere quasi tutte le gare”.

Avversarie temibili nel girone B: “Siamo una squadra nuova, costruita negli ultimi giorni di mercato, ci vorrà un po’ di tempo, anche se nel calcio ce n’è sempre poco. Sicuramente le squadre che stanno facendo bene come la Torres giocano insieme da anni, così come Pescara, Perugia, poi la Ternana ha fatto un’ottima squadra, ci sono quattro o cinque piazze importanti che vogliono riscattarsi, ma noi dovremo dare tutto per centrare l’obiettivo”.

Contestazione degli ultras: “I tifosi hanno ragione d’essere arrabbiati con la squadra perché l’anno scorso siamo retrocessi, quest’anno dobbiamo portarli dalla nostra parte coi risultati. Poi c’è chi viene lo stesso, ci incita quando facciamo bene, ci fischia in caso contrario, fa parte del calcio”.

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