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La situazione della Beko, delle cartiere Fedrigoni e, più in generale, delle aziende del fabrianese, è stata al centro di un incontro tra sindacati e associazioni di categoria, convocato dall’assessore regionale Stefano Aguzzi e dal sindaco di Fabriano Daniela Ghergo, a Palazzo del Podestà. Il tavolo di confronto è stato attivato in risposta al rischio di esuberi alla Beko Europe, la multinazionale recentemente costituita dalla fusione tra Whirlpool e il gruppo turco Arcelik, quest’ultimo detentore del 75% delle quote. L’assessore Aguzzi ha rimarcato l’importanza di proseguire il dialogo con i vertici aziendali, dopo un primo incontro avvenuto a Roma presso il Ministero delle Imprese e del Made in Italy nel giugno scorso. La Regione attende ora una nuova convocazione, già richiesta dall’assessore attraverso una comunicazione formale.
Altra questione critica riguarda la potenziale cessione di un ramo delle Cartiere Fedrigoni, in cui sono impiegati circa 200 dei 600 lavoratori totali tra i comuni di Fabriano, Pioraco e Castelraimondo. Il marchio, che vanta oltre 700 anni di storia ed è un brand conosciuto a livello mondiale, è stato ceduto anni fa a un fondo di investimento. Attualmente, il ramo a rischio è quello della carta d’ufficio, che potrebbe essere venduto o dismesso. I sindacati hanno evidenziato la difficile situazione occupazionale del fabrianese, dove si registrano circa 3.700 disoccupati. L’assessore Aguzzi, però, ha ribadito che la Regione si farà trovare pronta nel caso in cui venisse chiamata a offrire supporto ai lavoratori.

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