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ASCOLI PICENO – “Le difficoltà sono maggiori rispetto a quelle che pensavamo, il colpevole sono io. Ledesma è venuto due giorni fa e ha scelto di giocare un certo modo, è ingiusto dargli responsabilità. Sì, andiamo avanti con lui”. Lo ha detto il direttore sportivo dell’Ascoli, Emanuele Righi, dopo la sconfitta casalinga col Rimini.

“Ho visto un Ascoli che ha provato a fare tutto quello che era stato preparato, mi assumo io le responsabilità, la squadra l’ho fatta io, in questo momento difficile la colpa è del sottoscritto, sono qui perché non mi sembrava corretto che l’allenatore, arrivato da due giorni, facesse da parafulmine” ha proseguito Righi.

“L’Ascoli in quanto Ascoli deve vincere il campionato, quindi i giudizi sono legati a questo, ma non è così perché è iniziato un percorso diverso rispetto al passato, basato sul dare spazio ai giovani, è chiaro che poi questo deve essere accompagnato dai risultati, che oggi sono negativi, ma non ho visto un predominio a livello di occasioni del Rimini, nei primi 20’ del secondo tempo l’Ascoli è stato più propositivo. Il Rimini è una squadra costruita non per salvarsi, non per fare playoff, ma qualcosa in più, quindi è venuto qui per fare la partita giusta. Quando si è fatto male Curado, siamo stati costretti, con uno slot a disposizione, a cambiare modulo, a metterci a quattro e sono saltati tutti i meccanismi”.

“A centrocampo le scelte che ho fatto non ripagano, ma sono fedeli a un progetto che non è quello di dover vincere il campionato di C. Quando vi ho detto che il budget è giusto per fare una squadra interessante, non significa che è un budget per vincere il campionato, ma non è una colpa, è un modo per sistemare quanto fatto negli anni, poi se devo prendermi responsabilità del passato non c’è problema. Se il colpevole sono io non è un problema, come non sarà mai un problema la mia posizione lavorativa, non sono uno che difende il contratto, non sarò mai un ostacolo all’Ascoli, finché sarò considerato una risorsa lavoro più che posso con le condizioni che ho, nel momento in cui questo viene meno si toglie il disturbo senza gravare sull’Ascoli, per rispetto alla città e a una tifoseria che stanno vivendo una situazione difficile” ha concluso il ds Righi.

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