Condividi:

È finito in manette l’ex boss pugliese Salvatore Annacondia detto "Manomozza", che da anni vive a Civitanova (Macerata) dopo un periodo trascorso a Porto San Giorgio. Avrebbe tentato di estorcere soldi a un imprenditore fermano. L’uomo, 67 anni, è stato bloccato dalla polizia sulla costa maceratese dopo che la vittima si era rivolta alla questura di Fermo per denunciare l’accaduto. L’ex boss della malavita organizzata pugliese, originario di Trani, e a cui sono stati attribuiti una settantina di omicidi, avrebbe minacciato di morte l’ imprenditore fermano per ottenere da lui alcune migliaia di euro. L’imprenditore, però, non si è fatto intimidire e ha avvisato la polizia che si è presentata all’incontro per la consegna del denaro, a Civitanova Marche.
Le indagini sono state condotte dalla Squadra mobile della questura di Fermo. Annacondia, dopo essersi pentito ed essere finito sotto un programma di protezione già terminato, vive a Civitanova con il nome che gli è stato dato come collaboratore di giustizia. Lavora nel ramo della ristorazione.
Il soprannome "Manomozza" deriva dall’incidente che nel 1972 gli è costato una mano, appunto, a seguito di uno scoppio durante un’operazione di pesca. Dopo quell’episodio, e dopo aver perso il lavoro in un cantiere, è iniziata la sua ascesa criminale, dapprima nel contrabbando di sigarette per poi arrivare ai vertici della malavita pugliese. Ad inizio anni ’90 ha iniziato a collaborare con la giustizia confessando decine e decine di 

Tutti gli articoli