Condividi:

URBINO - Si è aggravato, ma poteva essere ancora più pesante il bilancio del tragico incidente avvenuto ieri in galleria a Urbino: sono quattro le persone morte sul colpo e 7 ferite in modo lieve, nello scontro frontale tra un’ambulanza e un pullman carico di ragazzini e accompagnatori (un parroco e dei seminaristi partiti dal Piceno) in gita parrocchiale avvenuto nella galleria Ca’ Gulino, lungo la SS73 bis, la cosiddetta "bretella" tra Urbino e Fermignano.


Nell’urto l’ambulanza, partita da Fossombrone, si è incendiata,a quanto pare per lo scoppio delle bombole di ossigeno che trasportava e i quattro occupanti non hanno avuto scampo: si tratta dell’equipaggio della Potes di Fossombrone, il medico Sokol Hoxha, 42 anni, di origine albanese, l’infermiera Cinzia Mariotti, 49 anni, di Acqualagna, l’autista soccorritore Stefano Sabbatini, 59 anni, di Fossombrone, e il paziente trasportato Alberto Serfilippi, classe 1938. Sokol Hoxha ha studiato alla Politecnica Marche. Un intervento ’medico’, a quanto si è appreso, assolutamente di routine.


Dei feriti, 4 sono stati trasportati all’ospedale di Pesaro (due bambini e due accompagnatori), e tre a quello di Urbino (2 ragazzi ed un accompagnatore). Ma le loro ferite sono lievi e sono già in corso le procedure di dimissione. Sotto choc l’autista del pullman: a giudicare dalle immagini, l’ambulanza avrebbe almeno parzialmente invaso la corsia opposta in una curva dentro la galleria, andando ad incastrarsi sotto la ruota anteriore del pullman. A fare chiarezza definitiva saranno i rilievi condotti dalla polizia stradale. La Procura di Urbino è stata informata del sinistro.
Gli altri ragazzi che viaggiavano con il pullman sono stati trasferiti su un altro automezzo messo a disposizione dagli organizzatori della gita, una parrocchia di Grottammare.

(Ascoli Piceno) che ha fatto da capofila ad altre: si tratta di san Pio V, Madonna della Speranza e San Basso di Cupra Marittima.
Sono tutti chierichetti di ritorno da un tour di due giorni, alla scoperta dei presepi dell’Urbinate e delle rievocazioni storico religiose nell’area. Anche per le loro famiglie sono state ore di tensione. In serata sono rientrati a casa ancora provati dallo spavento.
La Diocesi di San Benedetto-Ripatransone-Montalto Marche esprime in una nota "le più sentite condoglianze ai familiari delle vittime".

Ma è un lutto che interessa l’intero sistema sanitario. Ai sanitari dedica parole commosse l’assessore regionale alla sanità Filippo saltamartini, che li definisce "eroi silenziosi e quotidiani". Cordoglio anche dal presidente della Regione Marche Francesco Acquaroli, "profondamente addolorato per il tragico incidente avvenuto nel pomeriggio a Urbino, nel quale hanno perso la vita le quattro persone a bordo di una ambulanza. Una tragedia che ci sconvolge e lascia tutti senza parole - sottolinea -. Mi stringo al dolore delle famiglie delle vittime e dei colleghi del sistema sanitario".
La SS73 bis è stata chiusa per ore, l’Anas ha effettuato controlli sulla stabilità della galleria, che subito dopo l’incidente è stata invasa da una densa nube di fumo. 

Tutti gli articoli