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Con la scusa di volerla aiutare economicamente, perché il marito della vittima era in carcere, il cognato avrebbe approfittato della donna fino al punto di costringerla ad avere un rapporto sessuale con lei. Un uomo di 55 anni è stato condannato a 8 anni di reclusione per violenza sessuale nei confronti della cognata.

I fatti avvenuti ad Ancona risalgono al novembre del 2022. L’abuso, stando alla denuncia sporta a febbraio 2023 ai carabinieri della Montagnola, ad Ancona, è stato commesso a casa della vittima, nel quartiere del Piano. Le attenzioni spinte erano iniziate già mesi prima con battute a sfondo sessuale, fatte quando i due rimanevano soli.

Dopo la denuncia il 55enne, di origine rom, è finito subito a processo davanti al collegio penale presieduto dal giudice Roberto Evangelisti (con il giudizio immediato) con le accuse di violenza sessuale continuata e minacce. La vittima, parte civile con l’avvocato Germana Riso, si era confidata con i parenti perché il cognato non la lasciava stare e quando lo aveva avvisato di raccontare tutto lui l’avrebbe intimidita così: "Provaci e dopo vediamo".

Nei mesi prima c’erano stati già diversi approcci. Una volta il cognato si sarebbe presentato nell’hotel dove la vittima lavorava e nel garage della struttura avrebbe tentato un approccio con la forza. Anche nell’ascensore del tribunale l’uomo avrebbe provato ad abusarla, spingendola contro una parete. Inoltre l’avrebbe ricattata, presentandosi a casa sua con un giovane che aveva spacciato per la persona giusta in grado di trovare lavoro al marito una volta uscito dal carcere. Lui avrebbe messo una parola buona solo se lei si fosse concessa sessualmente.

Dopo la denuncia il gip aveva emesso un divieto di avvicinamento all’imputato nei confronti della cognata da cui deve stare lontano 200 metri. Il 55enne, difeso dagli avvocati Luca Pellegrini e Matteo Bettin, ha sempre respinto le accuse. Il tribunale lo ha condannato anche a 15mila euro di provvisionale da pagare alla vittima come risarcimento. Scontato il ricorso in appello.

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