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SAN BENEDETTO DEL TRONTO - Muro di recinzione dello stadio “Ciarrocchi” di Porto d’Ascoli a rischio: questa mattina, vedendo la situazione non sicura di alcuni pannelli di cemento a rischio crollo, forse acuita dalle recenti piogge, alcuni residenti del condominio confinante con l’impianto sportivo, lato nord, hanno contattato il presidente della Samb Vittorio Massi, in quanto gestore dell’impianto.

“Mandiamo oggi la Pec al Comune – spiega Massi – Perché se riesco a smantellare, in accordo col condominio, e con l’accordo del Comune che è proprietario del bene, allora cercherò di procedere, anche se qui al "Ciarrocchi" continuo a spendere senza contributi del proprietario, da 12 anni. Se invece non riusciamo a intervenire, credo che nel fine settimana non si potrà giocare: qui si allenano i bambini, è in programma la partita della Juniores e dell’Atletico Mariner, non possiamo rischiare e i residenti non possono rischiare che un pezzo di cemento cada sopra qualcuno. La recinzione est sta già cadendo a pezzi ma quella è più distante e non ci sono case. Se ho l’accordo del Comune smonto, ma deve essere d’accordo anche il condominio".

Ma la situazione del "Ciarrocchi" si amplia, anche al famoso ormai progetto di riqualificazione di cui si parla da un anno: nelle scorse settimane il Comune ha richiesto alcune modifiche al progetto presentato dalla Samb, poiché non vi sarebbero stati i parcheggi sufficienti nel caso di innalzamento di una seconda tribunetta.


 "Lo abbiamo modificato - dice Massi -  eliminata la tribunetta e progettato al suo posto un altro piccolo campetto. Qui ospitiamo 400 bambini. Lo scorso 24 settembre abbiamo inviato una Pec al Comune con la modifica, chiedendo un incontro urgente per poterne discutere ed evitare di prolungare ancora i tempi, ad oggi nessuno ci ha neanche risposto. La fretta c’è per il "Ciarrocchi", e invece i tempi si allungano, mentre sul "Riviera", da quel che ho letto sui giornali, non so se la Samb parteciperà al bando che leggeremo nel dettaglio. Abbiamo chiesto una assegnazione diretta, e non capisco perché ai presidenti precedenti venivano dati contributi più alti e ne vengono dati altri molto alti a chi gestisce altri impianti sportivi. Sono d’accordo con la richiesta di fidejussione, ma a patto che questa sia richiesta per chiunque gestisce impianti sportivi in città: sarebbe ridicolo che la Sambenedettese Calcio sia l’unica società cittadina a garantirla".