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L’unico arrestato per gli scontri avvenuti sabato a Roma durante la manifestazione pro Palestina è un giovane di Monteprandone.

A confermare la notizia che circolava da qualche ora nel comune piceno, è il difensore del 24enne, l’avvocato Caterina Calia che domattina alle 9 sarà presente all’udienza per direttissima.

“Solo con le carte in mano potremo capire meglio cosa gli viene contestato oltre a resistenza, violenza e minacce a pubblico ufficiale” – spiega il legale. “Avete preso a calci e manganellate un ragazzo indifeso che si è trovato nel posto sbagliato al momento sbagliato”- ha scritto in un post la sorella del ragazzo, mostrando l’immagine del fratello a terra circondato da almeno tre celerini in assetto antisommossa con i manganelli alzati e uno di loro che sembrerebbe in procinto di dargli un calcio.

Fondamentali saranno i video delle telecamere della zona, sia quelli girati sia dai manifestanti, dai reporter e dagli agenti della Questura di Roma. La manifestazione era stata vietata dalla Questura e il divieto è stato confermato dal Tar. Ma nel primo pomeriggio di sabato, il concentramento nel piazzale è stato autorizzato, mantenendo però il veto sul corteo per le strade della città.

Dopo ore di manifestazione pacifica si sono vissute scene di guerriglia urbana, con lanci di bottiglie e sassi da una parte, cariche di polizia sui manifestanti, idranti e lacrimogeni dall’altra. Trenta agenti sono rimasti feriti negli scontri tra le forze dell’ordine e un gruppo di persone in via di identificazione.

Secondo l’Ansa 200 persone sono state allontanate prima della manifestazione, cinquantuno persone hanno ricevuto il foglio di via, quattro i manifestanti fermati e appunto un solo arrestato: il 24enne di Monteprandone.

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