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ASCOLI PICENO – Il ponte in muratura sull’Ancaranese, chiuso dall’8 agosto per motivi di sicurezza, è a rischio crollo e continua a muoversi anche senza carico. Le Province di Ascoli Piceno e Teramo, responsabili della gestione, hanno espresso preoccupazioni durante una conferenza stampa, sottolineando che, nonostante siano disponibili 11 milioni di euro per la ricostruzione, la Soprintendenza delle Marche si appresta a vincolarlo opponendosi, di fatto, all’abbattimento e alla costruzione di un nuovo ponte, preferendo invece preservare quello storico storico.

Il progetto proposto dalle due Province prevede la demolizione del ponte in muratura, costruito nel 1870 e ricostruito nel 1944 dopo i bombardamenti, insieme a quello parallelo in cemento, per realizzarne uno moderno e sicuro, transitabile in entrambe le direzioni. Tuttavia, il vincolo della Soprintendenza potrebbe far aumentare notevolmente i costi. In attesa di una soluzione definitiva, verranno installati semafori con sensori di traffico per regolare la circolazione sul ponte in cemento, istituendo il senso unico alternato.

Il presidente della Provincia di Ascoli, Sergio Loggi, ha invitato a non strumentalizzare politicamente la questione, sottolineando la necessità di trovare una soluzione condivisa per garantire la sicurezza.

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