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Un altro giro di perquisizioni da parte della polizia e della Guardia di Finanza in Comune nell’inchiesta sugli affidamenti diretti dell’amministrazione pesarese alle associazioni Opera Maestra e Stella Polare. Lunedì mattina gli inquirenti si sono ripresentati agli uffici del primo piano del palazzo municipale di piazza del Popolo con l’elenco di tutta la documentazione di cui avevano necessità per completare gli accertamenti. Documentazione che poi sono tornati a prendere nelle ore successive. Polizia e finanza hanno effettuato controlli e perquisizioni nell’ufficio della segreteria comunale e in quello dell’assessore alla Cultura e vice sindaco Daniele Vimini. Pare che le perquisizioni si siano estese anche all’abitazione del vicesindaco. Restano tre gli indagati nell’inchiesta coordinata dalla procura di Pesaro. Massimiliano Santini, ex coordinatore degli eventi nel mandato di Matteo Ricci con un contratto a tempo determinato. E Stefano Esposto, presidente delle due associazioni che hanno ricevuto i contributi. L’ipotesi di reato è quella di corruzione in concorso. Indagato per falso il funzionario dei Lavori pubblici, servizio manutenzioni e viabilità, Loris Pascucci. L’iscrizione di Pascucci nel registro degli indagati è collegata alla determina da 20 mila euro, risalente a settembre 2020, destinati al murales in omaggio a Liliana Segre. 20 mila euro che, come riportato nella determina, erano destinati a lavori idraulici. L’ammontare complessivo degli affidamenti si aggira sui 600 mila euro.Il tutto senza avvalersi di dipendenti ma affidandosi ai volontari e risultando esenti dal Documento unico di regolarità contributiva) e non iscritte al Registro unico nazionale del terzo settore. Nel blitz di giovedì scorso, le Forze dell’ordine avevano perquisito cinque uffici comunali: Cultura, Lavori pubblici, Manutenzione e Viabilità, Promozione. E l’ufficio di Franco Arceci, l’ex Capo di gabinetto nel mandato di Ricci. Arceci, che continua svolgere a titolo gratuito un incarico di supporto per i progetti Pnrr, come ha chiarito il sindaco Biancani, non è indagato e ha detto di voler collaborare per ricostruire i fatti.

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