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 Ore di angoscia per la scomparsa di Riccardo Branchini, 19 anni, di cui non si hanno più notizie dalla notte di sabato 12 ottobre. Le ricerche continuano senza sosta nelle aree circostanti la diga del Furlo, dove domenica sera è stata trovata l’auto del giovane con all’interno i suoi vestiti e il cellulare. Vigili del fuoco, sommozzatori, squadre cinofile e il Soccorso alpino stanno setacciando la zona, compresi il fiume Candigliano e le pareti della falesia.

Riccardo aveva trascorso la serata di sabato a Urbino in compagnia di amici, partecipando a un evento di street food in Piazzale Mercatale. "Sembrava tutto normale, lo abbiamo accompagnato a casa o comunque nelle vicinanze", raccontano i ragazzi che erano con lui. Nessuno si sarebbe mai aspettato un simile epilogo.

Alcuni dei suoi docenti dell’ITIS Mattei di Urbino, dove Riccardo si è diplomato con lode a giugno, lo descrivono come un giovane brillante e socievole, sempre impegnato in progetti e disponibile ad aiutare gli altri. "Era uno dei migliori della classe", ricorda Deborah Riccioli, insegnante di informatica, sottolineando anche la sua partecipazione a un programma di scambio culturale in Irlanda, durante il quale aveva stretto amicizie profonde. Proprio alcuni dei compagni del progetto erano con lui quella sera e sono sconvolti per la sua improvvisa scomparsa.

La famiglia, visibilmente provata, ha lanciato un appello attraverso i social e i media locali, chiedendo a chiunque possa avere informazioni di farsi avanti. Le ricerche continuano ininterrotte anche di notte, ma finora non ci sono stati riscontri concreti. La comunità di Acqualagna è stretta intorno ai parenti del ragazzo, sperando che Riccardo venga presto ritrovato sano e salvo.

Intanto, le autorità continuano a indagare, cercando di ricostruire le ultime ore prima della scomparsa del giovane e capire cosa possa essere accaduto dopo che i suoi amici lo hanno salutato sabato notte.

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