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PESARO - Pierpaolo Panzieri non avrebbe mai chiuso la porta a Michael Alessandrini. Verso di lui aveva un senso di tenerezza, come ha raccontato in aula, presso il tribunale di Pesaro, la mamma Laura Gentilucci. Ed è per questo che non riesce a trovare pace. Proprio quel ragazzo al quale sui figlio voleva bene lo ha tradito, ammazzandolo con 23 coltellate quella sera del 20 febbraio 2023, nell’abitazione di via Gavelli dove Pierpaolo era andato a vivere da un paio di settimane. Lì aveva iniziato il suo percorso di vita autonoma: suonava il pianoforte, la chitarra, la tromba, giocava a calcetto con gli amici. E scriveva poesie, raccolte in un diario che la mamma Laura ha trovato nel cassetto del figlio e ha consegnato alla Presidente della Corte d’assise Lorena Mussoni. Alessandrini è sempre stato un ragazzo particolare, ha poi raccontato la mamma di Pierpaolo. Diceva di essere stato rapito dagli ufo, di avere un microchip nel corpo. Tendeva a raccontare balle, a ingigantire i suoi racconti, ha aggiunto Gentilucci, ma allo stesso tempo era rispettoso ed educato verso il figlio. Lo stimava, Se si fosse accorta che c’era qualcosa di strano avrebbe impedito questa frequentazione. Lei ha scritto una lettera alla Procura chiedendo giustizia. Chiede la pena dell’ergastolo per Alessandrini, ha poi detto ai cronisti che l’attendevano fuori dall’aula al termine dell’udienza.
E’ stata ascoltata anche la testimonianza del fratello di Pierpaolo, Gianmarco Panzieri. I due lavoravano insieme, nella ditta di taglio cemento familiare. Pierpaolo era la sua spalla, quello forte fisicamente. La ditta era in continua crescita. Dopo l’omicidio, Gianmarco come ha raccontato lui stesso, non è più riuscito a lavorare per sei mesi, una situazione difficile, aggravata da circa 80 mila euro di debiti, come ha riferito in aula. E’ stato lui quella mattina ad entrare per primo nella casa di via Gavelli, sfondando la porta. Il 30 ottobre una nuova udienza, che chiuderà la fase istruttoria del processo, che vede Alessandrini accusato di omicidio con le aggravanti della premeditazione, crudeltà e i futili motivi.
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