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Dai genitori di Leonardo nuovi elementi consegnati a carabinieri. Si concentrano sul cellulare del 15enne le indagini della Procura dorica per far luce sui motivi che avrebbero spinto lo studente a togliersi la vita con la pistola d’ordinanza del padre.

In particolare messaggi whatsapp che Leonardo aveva inviato alla madre e che raccontano d’aver parlato con un docente di sostegno della scuola (ma non della sua classe), al quale aveva rappresentato il suo disagio e la volontà di cambiare classe o anche scuola, sono stati consegnati questa mattina dai genitori del giovane, morto suicida a Senigallia, ai carabinieri della stazione di Marzocca che stanno indagando.

Lo riferisce la legale della famiglia, avvocato Pia Perricci. Si tratta di nuovi elementi ad integrazione della precedente denuncia che la madre del ragazzo ha presentato. Il colloquio con il docente sarebbe avvenuto il 9 ottobre - riferisce la legale - , il ragazzo non ricordava il suo nome ma la madre sarebbe riuscita a rintracciarlo. I messaggi confermerebbero ulteriormente il disagio che lo studente viveva all’interno della classe per gli atteggiamenti vessatori di alcuni compagni.

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