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Il ministro dell’Istruzione, Giuseppe Valditara, ha contattato il direttore generale dell’Ufficio scolastico regionale per le Marche, Donatella D’Amico, dopo il suicidio del giovane studente di Senigallia. L’episodio è attualmente oggetto di verifiche da parte del Ministero. Valditara ha richiesto un ulteriore approfondimento, anche alla luce delle dichiarazioni rese dai genitori del ragazzo quindicenne e delle testimonianze pubblicate sui giornali da parte di studenti e amici del giovane. "La scuola deve essere, innanzitutto, una comunità umana ed educante - spiega il ministro -, in cui il ruolo del docente non si limita alla trasmissione dei saperi ma si estende alla costruzione, all’interno della classe, di rapporti improntati all’ascolto, all’accoglienza, al rispetto reciproco e alla capacità di suscitare entusiasmo, serenità, e interesse tra gli studenti. È questo che rende centrale e insostituibile la figura del docente anche nell’epoca dell’affermarsi dell’intelligenza artificiale. È fondamentale che la scuola sappia intercettare le fragilità dei giovani ma anche educare alla responsabilità individuale, intervenendo con autorevole severità in presenza di comportamenti improntati a violenza, a prepotenza e a bullismo".