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RECANATI – È diventato un caso il campetto sportivo del quartiere Fonti San Lorenzo, dove alcune settimane fa la superficie di gioco era stata dipinta con i colori della bandiera della Palestina. Ora il Comune di Recanati è intervenuto con una diffida ufficiale, ordinando la rimozione della verniciatura e il ripristino della colorazione originaria.
Il provvedimento, firmato dal sindaco Emanuele Pepa, è stato inviato all’associazione culturale Centro Fonti San Lorenzo, che gestisce la struttura comunale fino al 30 giugno 2027. Nella lettera si fa riferimento a una «non autorizzata attività di verniciatura» che avrebbe «parzialmente coperto la superficie del campo polivalente situato nell’area verde attrezzata di via Aldo Moro». Il Comune, si legge nel documento, intima all’associazione di «rimuovere la verniciatura e ripristinare tempestivamente l’originaria colorazione del manto», ricordando che il campetto «rimane un bene pubblico, fruibile da tutti, su cui non possono essere effettuati interventi senza preventiva autorizzazione».
L’episodio è legato anche a un’iniziativa del Centro Fonti San Lorenzo del 14 ottobre scorso, quando – in concomitanza con la partita di calcio Italia-Israele valida per le qualificazioni ai Mondiali – l’associazione aveva invitato a «boicottare la partita» e aveva promosso una «partita solidale» proprio nel campetto di via Aldo Moro. «L’Italia – scriveva l’associazione sui social – ospita la nazionale di un Paese che sta compiendo ancora oggi un genocidio. Per questo invitiamo a non guardare la partita e a giocare invece una partita di calcio vero, solidale e vicino alla causa degli oppressi».
Il sindaco Pepa, in una nota, ha però precisato che la diffida non ha motivazioni politiche ma esclusivamente amministrative. «Abbiamo chiesto di ripristinare lo status quo del campo – ha spiegato – perché l’intervento è stato effettuato su una proprietà comunale senza richiesta di autorizzazione. L’associazione utilizza la struttura in comodato d’uso gratuito, ma ciò non la autorizza a modificare in alcun modo il bene».
La decisione dell’amministrazione arriva in un clima già segnato da divisioni e sensibilità contrapposte sul tema del conflitto in Medio Oriente. Il Comune, nel suo atto, ha voluto ribadire che il campetto di Fonti San Lorenzo «è uno spazio pubblico destinato all’aggregazione e allo sport, non a manifestazioni politiche o simboliche di qualunque natura».
Resta da capire se l’associazione deciderà di adeguarsi immediatamente alla diffida o se presenterà osservazioni formali. Nel frattempo, il campetto – oggi diventato involontariamente terreno di confronto politico e culturale – torna a essere al centro dell’attenzione pubblica di Recanati.
Diretta Samb