Condividi:
SENIGALLIA - I genitori ed il legale di famiglia di Leonardo hanno ribadito di voler continuare con tutte le forze la loro battaglia per dimostrare che il 15enne si è suicidato per una serie di circostanze per le quali va fatta chiarezza e soprattutto giustizia.
Nel corso di un’apposita conferenza stampa svoltasi all’auditorium San Rocco di Senigallia, l’avvocato Perricci ha riepilogato dettagliatamente, con dovizia di particolari, tutto quello che è accaduto prima della morte di Leonardo, ribadendo con grande determinazione che il ragazzo ha subito forme definite di bullismo in particolare da tre minorenni della scuola Panzini.
Ma le accuse del legale e dei genitori di Leonardo sono andate oltre, ipotizzando anche cose più gravi, che potrebbero emergere dall’analisi del cellulare del 15enne, attualmente impossibile da sbloccare.
La mamma Viktoryia Romanenko ha detto “sono sicura alla 99,99% che non ci siano solo episodi di bullismi e quello che è accaduto uscirà dall’analisi del cellulare di Leonardo”.
Sulla stessa lunghezza d’onda il padre Francesco Calcina che dice: “la mia sensazione da padre mi spinge a sottolineare che quello che ci è stato detto sinora è solo una parte”.
Non esistendo il reato di bullismo, il fascicolo resta indirizzato sull’istigazione al suicidio, mentre il ministro Valditara ha fissato al prossimo 6 novembre l’incontro con legale e familiari che hanno intenzione di chiedere una proposta di legge e l’intervento del governo per sanzioni disciplinari e licenziamenti al personale della scuola di Leonardo.
L’avvocato Pia Perricci: “Vogliamo una proposta di legge per rendere i ragazzi meno dipendenti dal computer e che preveda il reato di bullismo”.
Tag: