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È morta per asfissia la 75enne di Chieti trovata priva di vita lo scorso 26 ottobre, riversa a terra davanti alla cappella di famiglia, nel cimitero di Chieti, intorno alle 14. Lo ha stabilito l’autopsia eseguita Ieri pomeriggio nel policlinico di Chieti dal medico legale professor Christian D’Ovidio su disposizione del sostituto procuratore della Repubblica, Lucia Campo. Sul corpo non sono stati trovati segni di violenza, come evidenziato già nella fase dell’ispezione cadaverica, mentre la testa era avvolta in tre sacchetti di plastica. Si ritiene che si tratti di un suicidio, anche se in un primo momento non era stata esclusa nessuna ipotesi, neanche quella di un possibile omicidio. Al momento del ritrovamento del cadavere sembrava che la testa della donna fosse avvolta in una sola busta, gli accertamenti successivi hanno portato a scoprire anche le altre due. L’esame autoptico si completerà con esami istologici e tossicologici, i risultati definitivi saranno depositati entro 60. Il corpo senza vita era stato trovato dal marito che sabato mattina, non avendo visto rincasare la moglie a ora di pranzo, l’aveva chiamata più volte sul cellulare ma senza avere risposta. La donna aveva lasciato l’auto posteggiata lungo la strada che fiancheggia il cimitero, nei pressi di una delle entrate, e tale circostanza ha portato a cercarla proprio lì dove poi il corpo senza vita è stato rinvenuto.