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L’AQUILA – Si sono vissuti momenti di grande tensione alla scuola primaria “Mariele Ventre” di Pettino, dove una donna di circa 30 anni ha cercato di allontanare due bambini dall’istituto scolastico, dichiarando di essere lì per riprendere "i suoi figli". L’episodio è accaduto martedì scorso, intorno a mezzogiorno, sorprendendo tutto il personale presente. La donna, una cittadina bulgara residente in zona, si è avvicinata all’ingresso dell’istituto, convinta di poter accedere senza problemi e portare via due bambini, uno di sei e l’altro di nove anni, che aveva individuato nel cortile durante la ricreazione.

Il personale scolastico, notando l’atteggiamento sospetto della donna e non riconoscendola come parente dei bambini, le ha chiesto immediatamente di allontanarsi. Tuttavia, la donna ha rifiutato di andarsene e, con estrema determinazione, ha provato ad aggirare i controlli passando dalla porta sul retro, situata sul lato opposto dell’edificio scolastico. Non trovando ostacoli lungo il suo percorso, ha raggiunto una seconda entrata. Qui ha avuto un breve ma acceso scontro con un’insegnante che si trovava nei pressi dell’ingresso secondario.

Nel tentativo di fermarla, l’insegnante ha ricevuto uno spintone, e la donna ha cercato persino di sottrarle la borsa prima di essere bloccata. La prontezza del personale scolastico ha permesso di intervenire rapidamente: un’addetta alla portineria ha subito contattato il preside, Gilberto Marimpietri, che ha preso immediatamente in mano la situazione. Valutata la gravità del comportamento della donna, ha deciso di allertare le forze dell’ordine.

Una pattuglia della Polizia è arrivata in pochi minuti, riuscendo a rintracciare e fermare la trentenne poco distante dall’istituto. Dopo l’identificazione, le forze dell’ordine hanno confermato che la donna non aveva alcuna connessione con i minori che cercava di portare via. Di fronte alla sua condotta, giudicata pericolosa e socialmente inaccettabile, il questore Enrico De Simone ha disposto l’emissione di un foglio di via obbligatorio, ordinando alla donna di lasciare il comune dell’Aquila.

“La vicenda è molto grave, e abbiamo fatto tutto il possibile per garantire la sicurezza dei nostri alunni e del personale scolastico”, ha dichiarato il preside Marimpietri, ancora scosso dall’episodio che ha messo in allarme la comunità scolastica. Il preside ha anche sottolineato l’importanza della collaborazione tra scuola e forze dell’ordine per prevenire simili eventi e tutelare la tranquillità di bambini, insegnanti e famiglie.
L’episodio ha suscitato reazioni tra i genitori, preoccupati per la sicurezza dei figli e soddisfatti per la tempestività dell’intervento del personale scolastico.

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