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SAN BENEDETTO DEL TRONTO - Giornata marchigiana per Maurizio Landini, segretario nazionale della Cgil, che in mattinata ha partecipato all’assemblea dei lavoratori della Tod’s, a Casette d’Ete, e nel pomeriggio si è recato a San Benedetto del Tronto per l’inaugurazione della nuova sede della Cgil in via Ugo Bassi, intitolata a Stelio Bartolomei, storico sindacalista sambenedettese. Landini è stato anticipato da Barbara Nicolai, segretaria provinciale Cgil, che ha espresso la propria soddisfazione per la nuova sede cittadina.

La gente, ha detto, "a fine mese non ci arriva" a causa di salari che non permettono di vivere: "Siamo in una situazione in cui i salari non stanno permettendo di vivere, anzi, si è poveri lavorando e stanno aumentando le diseguaglianze nel nostro paese". Ha poi citato le "diseguaglianze fiscali" e la mancata garanzia di "diritti fondamentali", tra cui la sanità pubblica e il diritto alla scuola.

Landini ha sottolineato come la precarietà non solo "indebolisce il lavoro" ma stia "indebolendo anche il sistema delle imprese". Il segretario ha criticato le politiche adottate negli ultimi 15-20 anni da tutti i governi succedutisi (di qualsiasi schieramento), che hanno ritenuto che rendere il mondo del lavoro più precario potesse migliorarne la condizione, definendo questa visione "una cosa sbagliata".


Pur senza entrare nel merito stretto dell’indagine che ha investito anche la Tod’s, il leader sindacale ha ribadito la proposta al governo di intervenire su tutte le leggi relative ad appalto, subappalto, sotto-appalto e finte cooperative: "Le imprese committenti sono responsabili di tutta la filiera produttiva". Ha lamentato che ormai, in ogni luogo di lavoro, pubblico o privato, ci si trova di fronte a diverse forme di precarietà e a processi di esternalizzazione delle attività. Questo sistema, ha concluso Landini, crea una situazione in cui persone che svolgono lo stesso lavoro non hanno gli stessi diritti e poteri, sono messe in competizione tra loro, e la logica dell’appalto al massimo ribasso determina una "concorrenza sleale anche tra imprenditori".

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