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SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Recentemente, due provvedimenti hanno colpito un ristorante e una struttura balneare della Riviera, mettendo in evidenza la necessità di un maggiore controllo sul rispetto delle normative igienico-sanitarie e urbanistiche.
Il primo intervento ha riguardato un ristorante, chiuso per gravi carenze igienico-sanitarie rilevate durante un’ispezione congiunta della Guardia di Finanza e dell’Ast di Ascoli Piceno. L’operazione, condotta con attenzione, ha rivelato una serie di irregolarità nella gestione della sicurezza e della pulizia dei locali, tanto da richiedere una chiusura temporanea del locale per consentire la messa a norma.
Per quanto riguarda la struttura balneare, il provvedimento è stato ancora più drastico: è stata emessa un’ordinanza di demolizione per una serie di opere ritenute non a norma. La polizia municipale ha effettuato le verifiche e gli accertamenti necessari che hanno portato, lo scorso 5 agosto, alla firma dell’ordinanza da parte del dirigente dell’Urbanistica, Giorgio Giantomassi. L’ordinanza richiede l’abbattimento di diverse strutture aggiuntive costruite senza permessi, tra cui un tunnel coperto che collega la cucina al ristorante, cabine trasformate in bagni e magazzini, verande fissate al pavimento, pergole in legno, e una tettoia adibita ad ampliamento della cucina con struttura in muratura chiusa su tre lati. Inoltre, sono stati segnalati interventi abusivi sulla pavimentazione e l’installazione di un gazebo.
Le opere non autorizzate dovranno essere rimosse entro 90 giorni dalla notifica, riportando la struttura alla conformità con le normative urbanistiche. Questo provvedimento porta l’attenzione su un tema cruciale per la Riviera: la regolamentazione e il controllo delle strutture balneari. L’ordinanza evidenzia la necessità di chiarire e aggiornare il Piano regolatore della spiaggia, per garantire trasparenza nelle concessioni e un monitoraggio costante delle normative.
La vicenda solleva domande sulle modalità di gestione del territorio costiero, con molti che richiedono misure più severe per evitare l’abuso di concessioni e la costruzione di strutture non conformi. Un sistema di regole più definite e una sorveglianza più rigorosa potrebbero aiutare a preservare l’integrità e la bellezza del litorale, assicurando al tempo stesso la sicurezza e il benessere di tutti i fruitori.