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PESCARA – A quasi otto anni dalla tragedia dell’hotel Rigopiano, che causò 29 vittime, la madre di Marco Tanda, uno dei giovani morti nel disastro, ha ricevuto una richiesta di pagamento dalla Asl per una prestazione medica ricevuta il giorno dopo l’incidente. La cifra, pari a circa 41 euro, include anche i costi di spedizione della notifica di pagamento. La richiesta ha suscitato profonda rabbia e dolore nella famiglia Tanda, già segnata da una perdita devastante.
Marco, 25 anni e pilota di aerei di Castelraimondo, si trovava a Rigopiano per una vacanza con la fidanzata Jessica Tinari, anche lei deceduta. Il giorno successivo alla tragedia, la madre di Marco, Elma, colpita da un malore causato dall’angoscia e dall’ansia, fu assistita al Pronto soccorso dell’ospedale di Penne. Adesso, quasi otto anni dopo, la Asl le ha inviato una diffida di pagamento per quella prestazione medica, definendo il saldo “dovuto” con una scadenza di 30 giorni.
La lettera, percepita come un ulteriore colpo dalla famiglia, evidenzia anche l’intenzione della Asl di avviare un “recupero coattivo” in caso di mancato pagamento. Di fronte a questa situazione, il direttore generale della Asl, Vero Michitelli, ha spiegato che la richiesta di saldo è un atto amministrativo obbligatorio e che la Asl non ha discrezionalità su questo tipo di recuperi. Tuttavia, per solidarietà e sensibilità verso il dolore della famiglia Tanda, Michitelli ha dichiarato di volersi far carico personalmente del pagamento del ticket per evitare ulteriori sofferenze alla madre di Marco.