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Si attende nelle prossime ore, forse già domani, il nulla osta per il rimpatrio della salma di Massimiliano Galletti, che attualmente è ancora in Ucraina. Parliamo del dipendente comunale di San Benedetto del Tronto, volontario della della Protezione Civile, originario di Chieti, morto all’ospedale di Kiev. per le ferite riportate in un’esplosione.
Il rientro in patria non è ancora stato definito in attesa che vengano espletate tutte le pratiche necessarie delle quali si sta occupando l’Ambasciata d’Italia nella capitale ucraina.
Sulla vicenda la legale della famiglia Scarponi-Galletti, avvocato Carla Tiboni, chiede "rispetto" per la famiglia.
In particolare Tiboni, riferendosi a notizie di stampa chiede di "porre fine alle speculazioni e alle ipotesi fatte sull’avvenuto decesso del sig. Massimiliano Galletti". E informa che "la famiglia non rilascerà più informazioni o notizie e chiede rispetto per una vicenda così dolorosa per una madre, una figlia ed una moglie".
La salma del signor Galletti "è ancora in Ucraina e per operarne il rientro in territorio nazionale è necessario il disbrigo delle pratiche amministrative, per le quali sta fattivamente lavorando l’Ambasciata d’Italia a Kiev". 

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