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Questa mattina l’ex Bivacco Lubrano, nuovo Bivacco Desiati,  è stato riposizionato sul suo promontorio originario, situato tra il Monte Prena e il Monte Camicia, a quota 1815 metri sul livello del mare: un’operazione logistica, coordinata dall’Agenzia regionale di Protezione Civile dell’Abruzzo, resa possibile grazie alla collaborazione con l’Esercito Italiano e istituzioni, enti locali e realtà associative, tra cui l’associazione “I Corridori del Cielo”, che ha promosso l’iniziativa. La nuova struttura, intitolata alla memoria di Piergiorgio Desiati, tecnico del Soccorso Alpino e Speleologico della Stazione dell’Aquila, sostituisce quella distrutta da una tempesta nel 1999 e  consiste in un allestimento in metallo coibentato, progettato per resistere alle condizioni ambientali più avverse ed è stata trasportata da un elicottero Chinook CH-47F del 1° Reggimento Aviazione dell’Esercito “Antares”, per i trasporti pesanti in alta quota. La struttura è stata, poi, ancorata su una piattaforma in cemento armato già predisposta sul posto, per assicurarne la stabilità in ogni condizione meteorologica. “Questa complessa operazione dimostra ancora una volta che fare “Sistema” fra i tanti soggetti, pubblici e privati, intervenuti a vario titolo, significa portare a casa risultati concreti e utili a tutti. Da oggi sul Gran Sasso esiste di nuovo un punto dove i frequentatori di queste meravigliose montagne possono fare riferimento in caso di necessità. Per questo ringrazio tutti coloro che hanno reso possibile tutto ciò”, ha commentato il direttore dell’Agenzia Regionale di Protezione Civile, Mauro Casinghini. L’idea di ricollocare il bivacco è nata dall’esigenza di fornire un punto di riparo sicuro nella zona orientale del Gran Sasso, che fino ad oggi era priva di rifugi di emergenza. 

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