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SULMONA – Il Consiglio di Stato dice no all’abbattimento dei circa 500 cervi oggetto di una discussa delibera della Giunta regionale d'Abruzzo. Lo ha deciso la Sezione Sesta, che ha sospeso il provvedimento accogliendo l'appello di varie associazioni animaliste e ambientaliste.
I giudici di secondo grado hanno ribaltato l’ordinanza del Tar Abruzzo che aveva rigettato il ricorso delle associazioni contrarie all’abbattimento degli animali.

"La gioia per questo risultato è immensa. Non solo per la salvezza di questi cervi, ma anche perché, seppure in una fase cautelare, abbiamo fatto affermare un principio importante sulla necessità di effettuare i monitoraggi che erano stati previsti in sede di valutazione ambientale del piano faunistico venatorio e che non sono stati effettuati". Lo ha dichiarato all’ANSA l’avvocato Michele Pezone, che ha curato il ricorso al Consiglio di Stato contro l’abbattimento di 469 cervi in Abruzzo.

Ma gli animalisti non possono ancora cantare vittoria perché sarà proprio il Tar, che dovrà pronunciarsi di nuovo nel merito, come stabilito nell’ordinanza del Consiglio di Stato del 7 novembre.
Ma di certo l’affetto e il sostegno dei cittadini che hanno seguito ogni passo di questa avventura è stato forte e hanno fatto sentire la loro vicinanza alla causa, opponendosi alla decisione politica della Giunta Marsilio.

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