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ANCONA - Si è svolto il tavolo di confronto tra Regione Marche, proprietà del gruppo Fedrigoni e le organizzazioni sindacali Cgil, Cisl, Uil e Ugl.
Presenti l’assessore regionale al Lavoro Tiziano Consoli, il dirigente del Servizio Lavoro Andrea Rocchi e la consigliera regionale Chiara Biondi.
In apertura, l’assessore Consoli ha ricostruito lo storico della vertenza, sottolineando il lavoro di coordinamento svolto dalla Regione sin dalle prime fasi della crisi.
“Il percorso che stiamo portando avanti è complesso, ma oggi abbiamo visto segnali che consentono di guardare con maggiore fiducia ai prossimi mesi”.
Dal confronto odierno è emerso che, a fronte dei 173 lavoratori complessivi coinvolti, sono 30 le persone che devono ancora essere ricollocate o riassorbite, tenendo conto che una parte potrà accedere alla pensione nei prossimi mesi. “La ricollocazione di questi lavoratori – ha ribadito Consoli - resta la nostra priorità assoluta”.
La proprietà ha ribadito l’impegno per la reindustrializzazione dell’impianto, confermando che entro marzo 2025 sarà riavviato il ciclo continuo della produzione.
Previsti inoltre nuovi investimenti per circa 3 milioni di euro da parte del gruppo, con un piano di rilancio imperniato sul marchio Fabriano, sui mercati esteri, sulle carte speciali e sul comparto della carta moneta. Rilevante anche la volontà di utilizzare appieno le opportunità offerte dalla Zes unica, che favorirà la competitività delle attività industriali del territorio.
“La Regione – ha evidenziato l’assessore - continuerà a garantire coordinamento, presenza costante e strumenti concreti, dalla formazione professionale alle politiche attive. Il piano industriale illustrato dalla proprietà, con nuovi investimenti e il ritorno del ciclo continuo entro marzo, rappresenta un passaggio fondamentale. Ci auguriamo che dalle prossime settimane possano arrivare spiragli di luce per tutte le famiglie coinvolte. Il tavolo del 26 marzo sarà un ulteriore momento di verifica per assicurare pieno riassorbimento e reali prospettive di rilancio”.
Al termine del tavolo è stato siglato l’accordo sulle politiche attive del lavoro, condizione necessaria per il rinnovo della Cigs per il 2026. La Regione Marche ha inoltre destinato 49 mila euro per percorsi di formazione professionale finalizzati al ricollocamento dei lavoratori.
Diretta Samb