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ANCONA – Questa mattina, alle ore 10.30, nella Cattedrale di San Ciriaco, l’arcivescovo metropolita di Ancona-Osimo, monsignor Angelo Spina, ha presieduto la Santa Messa al termine della quale si è svolta la benedizione della tomba del Cardinale Edoardo Menichelli. Alla celebrazione hanno partecipato i familiari del Cardinale, il sindaco di Ancona Daniele Silvetti e numerosi fedeli.
Conclusa la Messa, l’Arcivescovo ha raggiunto la Cripta delle Lacrime, dove è stata deposta la salma, e ha pronunciato la preghiera di benedizione del sepolcro, richiamando il significato cristiano della morte come attesa della risurrezione e affidando il Cardinale Menichelli alla misericordia di Dio.
Il Cardinale Edoardo Menichelli è deceduto il 20 ottobre 2025 a San Severino Marche. Le esequie si sono svolte il 22 ottobre nel Santuario della Madonna dei Lumi, alla presenza di autorità civili, religiose e di numerosi fedeli. Successivamente il feretro è stato trasferito ad Ancona, nella Cattedrale di San Ciriaco, dove mons. Spina ha celebrato una Messa di suffragio. Al termine, la salma è stata collocata nella Cripta delle Lacrime, in attesa della sepoltura definitiva, come stabilito dallo stesso Cardinale nel suo testamento.
Per rendere possibile la tumulazione all’interno del Duomo, l’Arcidiocesi si è attivata per ottenere tutte le autorizzazioni necessarie. Il percorso amministrativo ha richiesto tempi tecnici legati al rilascio di diversi pareri: quello favorevole del Comune di Ancona, espresso dal sindaco Silvetti; l’autorizzazione della Soprintendenza per la realizzazione del sepolcro all’interno della Cattedrale; il parere dell’Azienda Sanitaria Territoriale di Ancona sulla conformità igienico-sanitaria; infine il decreto del 12 dicembre 2025 del Presidente della Giunta regionale che ha autorizzato ufficialmente la tumulazione.
Il sepolcro è stato realizzato secondo criteri di semplicità ed essenzialità, come richiesto dal Cardinale Menichelli. Il progetto, voluto da mons. Spina, coniuga aspetti strutturali e simbolici: alla base una fascia in marmo rosso di Verona, richiamo al cardinalato; la struttura è in pietra bianca bocciardata e la lastra superiore, leggermente inclinata, richiama il tema della risurrezione. Sulla lapide sono incisi il nome del Cardinale, le date di nascita e morte accompagnate dai simboli dell’alfa e dell’omega, e lo stemma cardinalizio.
La progettazione è stata curata dall’architetto Maurizio Volpini, con la collaborazione dell’ingegnere Sante Tombolini, mentre l’opera marmorea è stata realizzata dalla ditta Mattoli di Jesi. Prima dell’intervento è stata effettuata un’indagine radar sul sottosuolo per verificarne la stabilità. A completare il sepolcro, un crocifisso in bronzo realizzato dallo scultore Antonio Cocchioni, donato all’Arcidiocesi da Mario De Grassi.
Diretta Samb