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Stava per morire per difendere un amico a cui stavano rubando una cassa acustica. L’aggressione ai danni di un giovane algerino era avvenuta lo scorso 28 agosto ai Giardini Diaz di Macerata. Il 26enne era stato colpito da fendenti al dorso, al volto e alla bocca, riportando gravi lesioni permanenti.
Oggi il Nucleo operativo dei carabinieri di Macerata, diretto dal capitano Renato Ventrone, ha arrestato due persone per concorso in tentato omicidio, rapina aggravata e lesioni personali aggravate.
I militari hanno eseguito la misura cautelare degli arresti domiciliari con braccialetto elettronico, emessa dal Gip di Macerata nei confronti di due cittadini del Gambia, rispettivamente di 24 e 25 anni, disoccupati, domiciliati nel capoluogo, che dovranno rispondere anche di concorso in porto abusivo di armi o oggetti atti ad offendere.
Quella sera una pattuglia del Nucleo Radiomobile era intervenuta ai Giardini Diaz dopo la segnalazione di una rissa. I militari avevano identificato tre persone: i due gambiani ed un cittadino tunisino. Poi si è appreso che era presente un quarto soggetto, il 26enne, nel frattempo trasportato al Pronto Soccorso di Macerata e ricoverato in prognosi riservata per le gravi lesioni riportate a seguito dell’accoltellamento.
Con serrate indagini il Norm ha accertato la responsabilità dei due gambiani che sono stati denunciati alla Procura di Macerata. I militari hanno ricostruito i fatti: l’algerino accoltellato si trovava ai Giardini Diaz insieme a un suo amico, quando sono stati richiamati dalle urla di un altro loro amico. Intervenuti in suo aiuto, uno dei gambiani aveva accoltellato il 26enne al dorso; poi il coltello era stato impugnato dal secondo gambiano che lo aveva nuovamente accoltellato al volto e alla bocca.
I tre aggrediti erano riusciti a fuggire mentre uno dei gambiani continuava a minacciarli. L’algerino, a causa delle importanti ferite riportate, dopo alcune centinaia di metri, si è accasciato al suolo ed era stato soccorso dal 118.