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TERAMO – Da gennaio ad oggi, il Centro Antiviolenza La Fenice di Teramo ha accolto 70 donne in cerca di aiuto, sostegno o informazioni per affrontare situazioni di violenza. Di queste, il 70% sono italiane e il 30% straniere. Molte hanno figli minorenni e si sono rivolte al Centro tramite il numero antiviolenza 1522, il contatto WhatsApp dedicato (0861-029009) o attraverso i servizi sociali e legali.
In altri casi, l’accesso è avvenuto tramite l’attivazione del Codice Rosso, che segue la denuncia alle forze dell’ordine e avvia un immediato procedimento penale. Le statistiche, presentate ieri in conferenza stampa, offrono una fotografia del fenomeno della violenza sulle donne in provincia, ancora tristemente attuale.
La Val Vibrata, comprendente comuni come Martinsicuro, Sant’Egidio, Nereto e Sant’Omero, ha registrato un significativo aumento delle richieste di aiuto. Le vittime trovano supporto anche presso Casa Maia, una struttura di accoglienza per donne e bambini che offre ospitalità d’emergenza per 90 giorni, con possibilità di proroga. Oltre a un rifugio sicuro, Casa Maia garantisce supporto psicologico, orientamento al lavoro e tirocini formativi, oltre a un sostegno economico tramite il Reddito di Libertà erogato dall’INPS, pari a 400 euro al mese.
In occasione della Giornata Internazionale contro la Violenza sulle Donne, la neo-presidente della Commissione Provinciale Pari Opportunità, Erika Angelini, ha annunciato un progetto speciale che coinvolgerà il carcere di Teramo. Grazie alla collaborazione con la direttrice Lucia Avantaggiato, estetiste e parrucchiere visiteranno le detenute per offrire momenti di ascolto e vicinanza. "Vogliamo entrare in punta di piedi nella loro realtà, portando un piccolo gesto di solidarietà", ha dichiarato Angelini.
Alla conferenza stampa hanno partecipato anche esponenti delle istituzioni come il sostituto procuratore Enrica Medori, il capo di gabinetto della prefettura Luana Strippoli e la rappresentante della divisione Anticrimine della Questura Marica Zicolillo. Moderatrice dell’evento è stata Tania Bonnici Castelli, con la partecipazione delle componenti della Commissione Pari Opportunità e delle consigliere provinciali Libera D’Amelio e Maria Grazia Cianella.
L’attività del Centro La Fenice, in sinergia con le istituzioni locali, rappresenta un faro per le donne vittime di violenza. Gli operatori ribadiscono l’importanza di denunciare gli abusi e di utilizzare le risorse messe a disposizione per uscire da situazioni di sofferenza e pericolo.