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La Provincia di Teramo ha approvato determina e impegno di spesa per l’acquisto di strutture modulari da destinare al Convitto Delfico, posto sotto sequestro il 3 ottobre scorso e sgomberato dalla magistratura per criticità strutturali. A firma del dirigente tecnico del settore Lavori pubblici, Francesco Ranieri, la Provincia ha adottato la determina che disciplina fornitura e posa in opera di strutture prefabbricate ad uso del Convitto. E’ stato approvato il disciplinare di gara ed è stata impegnata una spesa complessiva di 1 milione 342 mila euro. La copertura finanziaria viene assicurata con il 10% delle somme stanziate con ordinanza speciale del Commissario Sisma 2016 n.31 del 31/12/2021 che prevede che una parte dei finanziamenti possa essere utilizzata per locazioni e trasferimenti durante i lavori di adeguamento sismico delle scuole. "La Provincia ha la responsabilità di trovarsi pronta a percorrere tutte le strade possibili per garantire una sede al Convitto Delfico, tenendo bene in mente che la soluzione alberghiera non assolve alla funzione primaria del Convitto e certamente non facilita le nuove iscrizioni - spiega il presidente della Provincia, Camillo D’Angelo - Quindi, mentre la via giudiziaria fa il suo corso e verifichiamo altre ipotesi, come quella recente dell’Asp 1 che ringraziamo per la proposta dell’immobile di via Taraschi, abbiamo adottato le procedure amministrative e finanziarie per una sede temporanea modulare. Perché anche le procedure hanno una loro tempistica; con gli atti approvati non siamo obbligati ad assegnare la gara se le condizioni si modificassero, ma saremo pronti, se, in caso contrario, non vi fosse alternativa". Nel contempo la Provincia, si legge in una nota, sta mettendo a punto l’istanza di revoca del sequestro seguendo la linea tracciata dai tecnici incaricati delle perizie difensive. Nel documento di indirizzo approvato con il disciplinare di gara sono illustrate le esigenze logistiche e strumentali individuate in collaborazione con la direzione del Convitto: il complesso modulare ospiterebbe i posti letto, la mensa e il refettorio in maniera da ricomporre la funzione primaria del Convitto che è quella di ospitare i convittori assolvendo alle funzioni dell’ospitalità. Il palazzo storico che ospita il Convitto, nonché una scuola elementare, una media e tre scuole superiori, con circa 1.200 studenti complessivamente, è stato posto sotto sequestro dalla Procura di Teramo a seguito di una relazione ministeriale che parla di condizioni non idonee alla sicurezza in relazione alla staticità dell’edificio e alla sua vulnerabilità sismica. 

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