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Le comunità dell’entroterra pesarese e urbinate continuano a piangere le quattro vittime del tragico frontale avvenuto lo scorso 27 dicembre nella galleria Ca’Gulino, tra Urbino e Fermignano, che ha coinvolto l’ambulanza della Potes di Fossombrone e il pullman da turismo proveniente dal Piceno, con circa 40 ragazzini e alcuni accompagnatori. Ieri l’ultimo saluto all’infermieria Cinzia Mariotti, questo pomeriggio il funerale dell’autista soccorritore Stefano Sabbatini di 59 anni. Il rito funbre si terrà a Fossombrone nella chiesa di Santa Maria Ausiliatrice con inizio alle 14.45. Una folla commossa ha partecipato alle esequie di Cinzia Mariotti. L’arrivo del feretro è stato anticipato dall’ambulanza con i lampeggianti accesi. I colleghi del 118 hanno portato la bara in spalla fino all’interno della chiesa di Santa Maria ad Nives. La chiesa non è riuscita a contenere i tantissimi operatori sanitari, familiari, amici, conoscenti, che hanno voluto salutare per l’ultima volta l’infermiera 49enne della Potes di Fossombrone. Nell’omelia il parroco Don Stelvio ha omaggiato Cinzia con un grazie di cuore per quello che ha donato nel suo lavoro, svolto con tanta gioia. "Sei stata un grande angelo del soccorso e del sorriso", ha proseguito il parroco, rivolgendosi anche alla squadra del 118 di cui Cinzia faceva parte e che amava, "angeli di consolazione e di pace", li ha definiti il sacerdote. E’ già stato celebrato il rito funebre dell’85enne Alberto Serfilippi, il paziente trasportato nell’ambulanza. La salma del dottor Sokol Hoxha, di 41 anni, il 1° gennaio è stata rimpatriata in Albania, suo paese d’origine. Il personale del 118 nel frattempo ha pensato di promuovere una raccolta fondi in memoria dei colleghi scomparsi. Secondo gli esiti dell’autopsia, i tre sanitari e il paziente trasportato sono morti tutti prima dell’incendio divampato dopo lo schianto dell’ambulanza contro il pullman. Gli esami non hanno rilevato tracce di fumo nei polmoni. Quando è divampato il rogo, poco dopo l’impatto, erano già privi di vita. La Procura urbinate ha aperto un’inchiesta per omicidio stradale plurimo. Il fascicolo è a carico di una delle vittime, l’autista soccorritore, dato che la ricostruzione dell’incidente da parte della polizia stradale ha confermato che il mezzo di soccorso ha invaso la corsia. Una formalità, quella del reato ipotizzato a carico di una persona deceduta, che serve però a fare andare avanti le indagini e a chiarire gli aspetti ancora senza risposta.

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