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Qui il comunicato di Grottazzolina.
Atmosfera da grande volley al PalaSavelli, oltre duemila presenze di mercoledì sera sono davvero tanta roba, nonostante la distanza in termini di punti e classifica tra le due formazioni. Ma un derby è sempre un derby, e le attese non restano deluse. Yuasa Battery e Cucine Lube, per la prima volta di fronte in una gara ufficiale in massima serie, animano il cuore di tantissima gente, con le due curve a battagliare senza sosta. Bello il momento al saluto iniziale dedicato al tema della violenza sulle donne, grazie all’incursione “arancione” del Soroptimist International di Fermo.
Coach Medei affida la regia a Boninfante, con Lagumdzija opposto; Nikolov e Bottolo in banda, Chinenyeze e Podrascanin centrali con Balaso libero; risponde Grottazzolina con Zhukouski in diagonale a Petkovic, Fedrizzi e Tatarov ad agire da posto quattro, Demyanenko e Comparoni al centro e Marchisio a dirigere le operazioni di seconda linea. Indisponibile Antonov, tanto per non farsi mancare nulla vittima di una elongazione muscolare risolvibile in una manciata di giorni ma tale da tirarlo fuori dal match, mentre ancora a mezzo servizio Mattei, reduce dalla lieve distorsione alla caviglia di sabato scorso, in avvio di gara contro Cisterna.
LA CRONACA – Il primo break del match è della Lube che vola sul 2-5, sul doppio errore in attacco di Grottazzolina; accorcia Comparoni con un muro ed un ace, 7-8 quando il check ribalta la decisione arbitrale per un tocco del muro Yuasa, che però non c’è. Riallunga Civitanova, sale in cielo Tatarov per il 9-11 per poi siglare l’ace del 12-13. Impatta Grottazzolina a quota 14, splendida e lunghissima l’azione successiva chiusa da Lagumdzija; Medei si gioca la carta Khanzadeh al servizio che permette ai suoi di allungare sul 16-19. Il tocco a muro non ammesso da Podrascanin viene visto da coach Ortenzi che col check si riprende il punto, sorprende la scelta dei giocatori grottesi di battere insistentemente su Balaso, tra i migliori interpreti del ruolo di libero al mondo. L’ace di Petkovic, non a caso, arriva su Nikolov, e vale il 23 pari. Lo stesso serbo, però, manda out la palla match permettendo alla Lube di portarsi in vantaggio.
Parte forte la formazione cuciniera in avvio, con Lagumdzija sugli scudi e la Yuasa colpita dall’ormai “solito” black out, 0-4. La difesa della premiata ditta Zhukouski-Marchisio vale il 3-5, prova a tenere il ritmo Grottazzolina che in questa fase ottiene buone risposte dai posti quattro, fino al 8-10. Da penna rossa l’errore in appoggio di Tatarov su palla facile, Comparoni lo grazia murando la pipe di Nikolov; il servizio di Boninfante fa male, e vale il 12-15; meno efficace quello Yuasa, finché Fedrizzi torna a battere sui propri standard riaccorciando sul 16-17. Lagumdzija sale in cattedra, ed al servizio distrugge letteralmente la linea di ricezione Yuasa, il set di fatto finisce qui perché quando il turco (11 punti nel set col 90% in attacco) lascia la zona di battuta si è ormai sul 17-24. Di Zhukouski l’errore che chiude mestamente il parziale.
Il terzo set scorre sulla stregua dei precedenti, con la Lube che fa valere la propria differente caratura tecnica e la Yuasa ad inseguire; il gap diventa ben presto di tre punti, Bottolo per il 8-5. Il muro di Civitanova copre bene, Zhukouski perde un pizzico di lucidità in fase di costruzione e nonostante la Yuasa provi a reagire rifacendosi sotto, basta un nulla alla Lube per riallungare sul 9-12. La parità arriva a quota 14 con l’ace di Zhukouski, la successiva invasione a muro (col ginocchio!) di Tatarov fa letteralmente infuriare coach Ortenzi; pallissima di Fedrizzi che si guadagna il 16-16 facendo scivolare il Mikasa in mezzo al muro a tre lubino. Non c’è tocco a muro sull’attacco civitanovese che vale il 18-16 locale, Petkovic si scalda nei confronti arbitrali ma il videocheck, ancora una volta, rimette giustizia. La felicità Yuasa dura poco, il tempo per Lagumdzija di riportarsi al servizio e si ritorna sul 19-20 Lube. Entra Gargiulo al servizio, la sua palla float (destinata nettamente out) coglie completamente impreparato Tatarov ed ancora una volta, la Yuasa si scioglie sul più bello. Per l’ex Taranto c’è tempo anche per l’ulteriore ace che chiude il match, in zona di conflitto, mettendo in mostra il “tarlo” forse più evidente dei locali in questa ennesima serata storta: la ricezione. Non che la Lube abbia fatto molto meglio in termini numerici, ma nei momenti topici la differenza si è fatta eclatante.
A sfatare il tabù delle vittorie esterne della Lube ci pensa dunque Grottazzolina, che si batte con le armi che ha a disposizione ma che non bastano al cospetto dei cucinieri. Il cuore, a differenza degli ultimi due set di sabato contro Cisterna, stavolta non è mancato, ma quando il gap tecnico è così ampio il cuore non è abbastanza. Testa alla prossima dunque, come si è sempre detto sinora, perché questa notte inizia ad essere davvero tanto lunga ma prima o poi il sole dovrà sorgere di nuovo.
Il tabellino
YUASA BATTERY GROTTAZZOLINA: Zhukouski 1, Antonov (L2) ne, Cubito ne, Vecchi, Demyanenko 7, Mattei ne, Comparoni 6, Petkovic 10, Fedrizzi 11, Marchiani ne, Cvanciger ne, Tatarov 8, Schalk, Marchisio (L1) 33% (33% perf.). All. Ortenzi.
CUCINE LUBE CIVITANOVA: Chinenyeze 8, Gargiulo 2, Loeppky, Orduna ne, Bisotto (L2), Balaso (L1) 29% (24% perf.), Boninfante 3, Khanzadeh, Nikolov 8, Lagumdzija 16, Dirlic ne, Podrascanin 9, Bottolo 11, Tenorio ne. All. Medei
Arbitri: Luciani – Cesare (Marani).
Videocheck: Catena.
Segnapunti: Rollo.
Parziali: 23-25 (30’), 18-25 (26’), 21–25 (30’).
Note: Grottazzolina: 11 errori in battuta, 6 ace, 2 muri vincenti, 35% in ricezione (27% perf), 47% in attacco. Civitanova: 11 errori in battuta, 6 ace, 6 muri vincenti, 32% in ricezione (25% perf), 66% in attacco.
MVP: Lagumdzija