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È stata fissata al 16 gennaio 2025 presso la corte di Cassazione l’udienza per decidere sul ricorso straordinario presentato dagli avvocati Umberto Gramenzi e Simone Matraxia per conto di Innocent Oseghale condannato in via definitiva all’ergastolo per l’omicidio di Pamela Mastropietro. Un colpo di scena su uno dei delitti più efferati degli ultimi anni che ha segnato la comunità di Macerata.
"E’ un ricorso previsto dal nostro ordinamento - spiega l’avvocato Gramenzi - a favore di un condannato se si ritiene che il verdetto della Cassazione contenga un errore clamoroso che abbia stravolto la decisione. A nostro avviso l’errore della V Sezione è quello di aver ritenuto che la droga fosse stata spacciata da Oseghale al’interno dell’abitazione perché la sostanza stupefacente venne ceduta da altro soggetto alla ragazza molto prima che lei e Oseghale entrassero nell’abitazione. Il ricorso non è stato dichiarato subito inammissibile ciò non vuol dire che possa essere dichiaro successivamente inammissibile. Oppure si potrebbe riaprire questa triste vicenda processuale".
I resti della 19enne romana rinchiusi in due trolley furono ritrovati in un piccolo fossato il 30 gennaio 2018 tra Casette Verdini e Pollenza, a pochi chilometri da Macerata. Il 23 gennaio 2024 la Corte di Cassazione ha respinto il ricorso degli avvocati di Oseghale contro la sentenza emessa dal tribunale di Perugia nel febbraio 2023, che aveva confermato l’aggravante di violenza sessuale e la sua condanna all’ergastolo per l’omicidio di Mastropietro. La famiglia di Pamela è convinta che Oseghale non abbia agito da solo ma che abbia avuto dei complici. Innocent Oseghale sta scontando la pena nel carcere di Ferrara. Ma ora questo caso potrebbe addirittura essere addirittura riaperto.