Condividi:

Otto persone di origine sudamericana, tra cui una donna ritenuta a capo del gruppo, sono finite in manette per una serie di furti in gioiellerie e negozi in diverse regioni d’Italia.

Lo scorso marzo avevano colpito anche al centro commerciale “le Ancore” di Porto Sant’Elpidio, da dov’erano usciti con un bottino di 40mila euro tra oro e preziosi.

La Polizia di Stato di Fermo, nei giorni scorsi, ha eseguito tre custodie cautelari in carcere e cinque arresti in flagranza di reato, nell’ambito di un attività di indagine partita proprio dal furto pluriaggravato nel fermano.

L’azione criminale risultava minuziosamente preparata: uno dei ladri allontanava dalla teca-espositore uno dei due addetti alla vendita (con uno stratagemma si faceva servire sul lato opposto rispetto alla teca) e un secondo vigilava l’esterno della gioielleria; gli altri facevano da “schermo protettivo” per il complice intento ad operare materialmente il furto, frapponendosi fra la teca/espositore e il punto di osservazione dell’altro addetto alle vendite, così compromettendolo.

Articolate indagini della Squadra Mobile hanno consentito di individuare due mezzi utilizzati per il furto. Così è partita una proficua investigazione che portato all’individuazione di un gruppo strutturato attivo anche in altre città italiane. Svolgendo anche dei mirati appostamenti fuori regione, la sezione “Reati Contro il Patrimonio” della Squadra Mobile, ha identitficato i vertici del sodalizio criminale, i quali avevano operato in base a veri e proprie mansioni e ruoli.

Nel mese di ottobre, i poliziotti della Squadra Mobile hanno catturato tre soggetti del gruppo criminale di origine sud-americana, due uomini e una donna, che operavano principalmente nelle regioni del Piemonte, dell’Abruzzo e del Lazio.

Dopo aver appreso che la donna del gruppo — ritenuta a capo della compagine criminale — dimorasse a Roma, sono stati predisposti appositi servizi di osservazione e pedinamento, congiuntamene alla VI Sezione “Falchi”, anche con personale inviato in missione. In quella circostanza, i poliziotti arrivavano a seguire l’arrestata fino in zona Roma Nord, all’altezza di Fiano Romano, dove la donna aveva parcheggiato l’auto con a bordo altre quattro persone, nei presso di un noto centro Commerciale.

I poliziotti si accorgevano che la donna, unitamente ad altre quattro persone, con precedenti reati predatori, stavano realizzando un altro furto nella Capitale, asportando capi di abbigliamento e profumi ricercati per un valore di oltre 35.000 euro.

Il furto era stato preparato con le medesime modalità della razzia di Porto Sant’Elpidio, cioè sempre in modo organizzato, con un delinquente a copertura del furto, uno appostato in prossimità del negozio derubato e gli altri intenti ad asportare la merce. Senonchè il colpo, questa volta, non è andato a segno perché ad aspettarli fuori dal centro commerciale c’era la Squadra Mobile di Fermo, insieme ai “Falchi” della Squadra Mobile di Roma.

Le cinque persone, sempre di origine sud americana, sono state tratte in arresto poco prima di riuscire a caricare la merce sull’auto per il reato di furto aggravato in concorso e con violenza sulle cose, in quanto avevano rimosso il meccanismo di protezione (c.d. anti-taccheggio). La merce è stata, quindi, immediatamente restituita ai proprietari del negozio.

Tutti gli articoli