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A 50 anni dall’apertura a Comunanza, “questo stabilimento non rappresenta solo un’industria, ma un pezzo fondamentale della nostra storia manifatturiera, un patrimonio che ha avuto un impatto significativo anche a livello nazionale. Il Governo ha coscienza e contezza di questa realtà”.
Queste le parole del presidente della Regione Marche, Francesco Acquaroli, nelle dichiarazioni rilasciate alla stampa prima dell’inizio dell’assemblea pubblica svoltasi questo pomeriggio presso l’auditorium Adriano Luzi di Comunanza, dedicata alla vertenza dello stabilimento Beko e che ha visto la partecipazione di oltre 60 sindaci.
Presenti anche il commissario per la Ricostruzione Guido Castelli, il sottosegretario al Ministero dell’Economia e delle Finanze Lucia Albano, numerosi parlamentari marchigiani e gli assessori regionali alle Attività Produttive Andrea Maria Antonini e al Lavoro Stefano Aguzzi insieme a tanti sindaci del territorio.
La partecipazione delle istituzioni si è unita all’appello del sindaco di Comunanza, Domenico Sacconi, che ha sottolineato l’importanza di mantenere alta l’attenzione sulla vicenda, considerando l’impatto devastante della possibile chiusura dello stabilimento per l’intera area montana.
“Dalla comunicazione con il Ministro Urso e il governo centrale emerge una forte attenzione riguardo all’impatto della vertenza Beko su questo territorio - ha aggiunto il presidente -. Non possiamo permetterci di ridurre la capacità produttiva né di perdere un elemento cruciale della nostra industria manifatturiera. È essenziale riconoscere l’importanza dell’occupazione, sia diretta che indiretta, che Beko offre nel Piceno. Dobbiamo continuare a lavorare insieme per garantire un futuro sostenibile per questo stabilimento e per la comunità circostante” ha concluso.
L’incontro ha riunito istituzioni locali, regionali e nazionali, sindacati, lavoratori, associazioni di categoria e i sindaci dei Comuni delle province di Ascoli Piceno, Fermo e Macerata, l’assessore del Comune di Fabriano Maurizio Serafini, altra sede della multinazionale coinvolta nella vertenza, il sindaco di Ascoli Marco Fioravanti presidente di ANCI Marche e del Consiglio Nazionale ANCI, il presidente della Camera di Commercio delle Marche Gino Sabatini: una testimonianza dell’ampia mobilitazione per difendere il futuro del territorio.
"Il piano industriale presentato da Beko è inaccettabile – ha sottolineato Aguzzi -. La fusione tra Whirlpool e Arcelik è stata vista e attesa come un’opportunità per rafforzare un settore, quello dell’elettrodomestico, che ha bisogno di essere rilanciato. Le istituzioni locali, insieme al governo e alla Regione Marche, hanno lavorato instancabilmente per sostenere questo percorso, collaborando con i sindacati e i lavoratori. È fondamentale che si considerino proposte che possano effettivamente valorizzare il nostro territorio. Spostare la produzione da Comunanza sarebbe un grave errore, che comprometterebbe non solo l’occupazione, ma anche il tessuto industriale locale".
"Siamo attivamente coinvolti nei tavoli ministeriali, poiché è fondamentale far sentire la presenza della nostra Regione – ha ribadito Antonini -. Stiamo già cercando risposte positive e abbiamo ottenuto risultati incoraggianti per l’area di crisi complessa che interessa questo territorio, grazie a finanziamenti adeguati. Crediamo fermamente che, più risorse riusciremo a mobilitare, più potremo rafforzare il tessuto industriale locale. È cruciale assicurare le risorse necessarie per proteggere il nostro patrimonio industriale, che non è solo un valore per il nostro territorio, ma per l’intera regione. Siamo tutti in prima linea, unendo le forze con i lavoratori e le istituzioni locali, per affrontare le sfide attuali e rilanciare il nostro territorio. Con una strategia efficace e il supporto del Ministero, possiamo creare un futuro migliore per la nostra comunità".
Il commissario Castelli ha sottolineato come la vertenza rischi di compromettere l’accelerazione impressa alla ricostruzione, rendendo necessario un intervento risolutivo.
Il sottosegretario Lucia Albano ha espresso la propria vicinanza ai lavoratori dello stabilimento di Comunanza e agli altri stabilimenti coinvolti, evidenziando che il governo ha già avviato misure di protezione tramite la Golden Power, che consente di mantenere attivo il tavolo delle trattative.
Il 5 dicembre si terrà una seduta aperta del consiglio provinciale di Ascoli Piceno dedicata alla crisi Beko, mentre il 10 dicembre è in programma un incontro al Ministero delle Imprese e del Made in Italy a Roma, dove si attende un confronto decisivo con i vertici aziendali.
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