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Il caso Beko, la multinazionale che ha annunciato la chiusura dello stabilimento di Comunanza a fine 2025 mettendo a rischio oltre 300 posti di lavoro, finisce addirittura dal Santo Padre. Questa mattina, infatti, una delegazione di cinque persone è stata ricevuta in udienza privata da Papa Francesco, in Vaticano. Una sorta di pellegrinaggio, in realtà, per chiedere al Pontefice di pregare affinchè venga tutelata la posizione dei tanti dipendenti che, tra un anno, rischiano di restare in mezzo alla strada. A recarsi da Bergoglio sono stati il sindaco di Comunanza, Domenico Sacconi, il vescovo delle diocesi di Ascoli e San Benedetto, monsignor Gianpiero Palmieri, un lavoratore dello stabilimento Beko comunanzese, un dipendente della fabbrica di Fabriano, un rappresentante della sede senese dell’azienda e il cardinale Augusto Paolo Lojudice, arcivescovo di Siena-Colle di Val D’Elsa-Montalcino e vescovo di Montepulciano. La delegazione ha illustrato al Papa la situazione della Beko, per accendere ancora di più i riflettori su una crisi, quella occupazionale, che rischia davvero di mettere in ginocchio soprattutto l’entroterra Piceno. 

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