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Si sono concluse nel tardo pomeriggio, intorno alle 18, le ricerche di Riccardo Branchini, il diciannovenne scomparso nella notte tra il 12 e il 13 ottobre nei pressi della Gola del Furlo. Nonostante l’impiego di sofisticate tecnologie e un’intensa giornata di operazioni, il responso è stato negativo.
Le ricerche, coordinate dai vigili del fuoco, hanno visto l’utilizzo di un Rov (Remotely Operated Vehicle) e sonar di ultima generazione, strumenti messi a disposizione dal comando di Napoli. Questa apparecchiatura avanzata consente una sorta di “ecografia” dell’ambiente circostante, ed è stata impiegata nei pressi della diga e sulle aree limitrofe per individuare eventuali tracce del ragazzo o oggetti a lui riconducibili. Tuttavia, non è emerso alcun elemento utile.
Le squadre intervenute sul posto hanno concluso le operazioni e i vigili del fuoco di Napoli, dopo una sosta al comando di Pesaro, rientreranno nella loro sede domani, salvo nuove indicazioni dalla prefettura, che al momento non ha disposto ulteriori interventi.
Sul luogo delle ricerche erano presenti anche il prefetto di Pesaro-Urbino, Emanuela Saveria Greco, e il procuratore di Urbino, Claudio Rastrelli. La scomparsa del giovane è attualmente oggetto di un’indagine affidata alla Procura di Urbino, che continua a seguire il caso con la massima attenzione.