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"L’imminente apertura del nuovo ospedale dei Sibillini ad Amandola segna un passaggio epocale, un grande traguardo che mette in campo una nuova visione di sanità e conferma ulteriormente l’attenzione che il governo Meloni e la Regione Marche stanno riservando verso le aree interne colpite dal sisma". Lo afferma il commissario straordinario alla ricostruzione post sisma, Guido Castelli. Lo fa alla vigilia dell’inaugurazione, fissata per domani, 14 dicembre alle 11.30, della struttura che vede la luce in via Pian di Contro, nel comune di Amandola (Fermo). Si tratta della più grande opera di edilizia ospedaliera delle Marche, nata per sopperire ai danni provocati dal sisma al vecchio edificio, per un costo totale di quasi 33 milioni di euro; 80 i posti letto disponibili, per quello che sarà un presidio di primo livello. "Abbiamo raggiunto un obiettivo davvero importante non solo per l’area del cratere Marche, ma per l’intera Regione, condiviso e fortemente voluto dal presidente Francesco Acquaroli - ha spiegato Castelli - L’opera, inizialmente finanziata con fondi sisma pari a 848mila euro e 5 milioni di fondi solidali, ha segnato il vero cambio di passo quando insieme al governatore, da assessore al bilancio e con delega alla ricostruzione, la Regione Marche ha stanziato ulteriori 22,4 milioni di euro con fondi Por Fesr". "A questi - ha ricordato il commissario - sono stati aggiunti 3,2 milioni di euro per superare gli incrementi prezzi e un altro 1,4 milione per la realizzazione della palazzina pre-triage, attualmente in fase di ultimazione". 

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