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Taglio del nastro oggi ad Amandola (Fermo) dove è stato inaugurato questa mattina alle 11,30 il nuovo ospedale dei Sibillini "Beato Antonio di Amandola". Presenti il presidente della Regione, Francesco Acquaroli e l’arcivescovo di Fermo, Rocco Pennacchio per la benedizione, il commissario alla ricostruzione, Guido Castelli, gli assessori regionali Filippo Saltamartini e Francesco Baldelli, accolti dal direttore dell’Ast di Fermo, Roberto Grinta e dal sindaco Adolfo Marinangeli. Al tavolo anche Nardo Goffi, capo dipartimento protezione civile regionale. Dopo l’inaugurazione, alla presenza delle più alte cariche del Fermano, la cerimonia aperta dal governatore: "Non può esserci miglior simbolo della ricostruzione che l’inaugurazione di un ospedale - ha detto Acquaroli - finanziato in parte dalla precedente giunta e ora realizzato con un costo di 33 milioni di euro e darà risposte alla comunità". Acquaroli ha parlato anche della strada Pedemontana: "Un’arteria che nasce per collegare le aree interne e per collegare velocemente Comuni della zona montana. Potrà dare un servizio alla comunità ma renderà anche il nuovo ospedale molto più centrale di quello che è oggi, con un’accessibilità più veloce. Non sarà una scatola vuota perché già da lunedì sarà operativo. Il gioco di squadra ha fatto sì che i monti Sibillini, feriti dal sisma del 2016, possono ora avere una struttura all’avanguardia con servizi necessari alla sicurezza del territorio".