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Sono almeno sei gli anziani che,  nel Teramano sono riusciti a non cadere nella rete delle truffe messa in piedi per raggirare persone in buona fede. Alla centrale operativa dei Carabinieri di Teramo sono pervenute chiamate da parte di anziani, o di loro congiunti, che erano stati “avvicinati telefonicamente” da un “sedicente Maresciallo Russo dei carabinieri”, il quale li invitava: in alcune circostanze a recarsi in caserma, o  richiedeva dei soldi per liberare un congiunto che a detta dei truffatori era stato "fermato per un grave reato". Tutte le persone chiamate avendo fiutato l’inganno si sono rivolti ai veri carabinieri, o ai propri congiunti di fatto non cadendo nel tranello ordito nei loro confronti per farli uscire di casa: approfittando della loro assenza i malviventi, secondo un clichet collaudato si sarebbero fatti consegnare danaro o monili da chi a casa era rimasto,  o avrebbero "ripulito" l’appartamento.  Sei i tentativi registrati, dai carabinieri in particolare: due a Teramo, tre a Montorio al Vomano e uno a Campli. Il carabiniere operatore di turno alla centrale operativa di Teramo ha provveduto ad allertare le centrali operative delle Compagnie Carabinieri di Giulianova e Alba Adriatica, nonché delle altre Forze di Polizia e contestualmente ha "messo in atto i servizi di contrasto per tale tipologia di reato, mediante il rafforzamento dei dispositivi preventivi dell’Arma, creando una stretta rete di posti di controllo". Inoltre sono scesi in campo i carabinieri in abiti civili che a Teramo hanno fermato due giovani provenienti da fuori città con precedenti specifici ma non trovati in possesso di elementi tali da poterli ricondurre ai tentativi di truffe.  La strategia preventiva messa in campo dai carabinieri del comando Provinciale di Teramo evidentemente sta funzionando, con numerose riunioni organizzate anche nelle chiese per mettere in allerta gli anziani e non solo. 

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