Condividi:

"E’ molto serio l’allarme lanciato dai sindacati della scuola delle Marche riguardo alla proposta redatta dalla Regione Marche sul dimensionamento per il prossimo anno scolastico. Una proposta che mette a rischio, ancora una volta, gli istituti comprensivi delle aree interne che andavano salvaguardati, come del resto indicato anche nelle Linee guida regionali". Lo afferma Irene Manzi, deputata marchigiana del Pd e responsabile nazionale scuola dem. "Si tratta di un cortocircuito inaccettabile che colpisce le zone più fragili che devono già fare i conti con tanti problemi - spiega Manzi -. Chiediamo alla Regione di aprire un confronto vero con le amministrazioni locali e le parti sociali per avviare una programmazione efficace della rete scolastica che sia coerente con i bisogni formativi dei territori e che non penalizzi le aree interne. Gli accorpamenti proposti con la creazione di istituzioni scolastiche di dimensioni enormi con 15-20 plessi su comuni molto distanti tra loro, con conseguente difficoltà di gestione, l’applicazione di presunti criteri numerici e la mancanza di ulteriori criteri di riparto tra le province - rincara la dem - ha prodotto confusione e ritardi e non ha contribuito a definire una programmazione di respiro e ora siamo arrivati alla fine dell’anno con la convocazione del tavolo prevista con colpevole ritardo per il 13 dicembre. Chi conosce le Marche sa che il primo obiettivo deve essere quello di salvaguardare e rilanciare le aree interne, senza isolare territori che mostrano profondi segni di sofferenza: esiste un nesso profondo tra sistema scolastico e sviluppo del territorio. Mi auguro che la regione sia lungimirante e ascolti il grido d’allarme che giunge dalle amministrazioni locali e dalle parti sociali", conclude la deputata. 

Tutti gli articoli