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"Ma cosa ho fatto", avrebbe detto Massimo Malavolta con i polsi sanguinanti quando i carabinieri hanno fatto incursione nella camera da letto. Eppure il 48enne aveva chiuso la porta a chiave dall’interno prima di picchiare la moglie su quel letto dove è stata trovata senza vita. Emanuela Massicci è stata uccisa di botte, a mani nude da suo marito. La ricostruzione della procura di Ascoli parla di tumefazioni al volto e in diverse parti del corpo ma non di colpi da coltello per questo non ci sarebbero dubbi sul fatto che lui l’abbia massacrata di schiaffi e pugni fino ad ucciderla. Dopo la mattanza, il marito 48enne con un coltello si è provocato tagli ai polsi, tentando il suicidio, per questo si trova piantonato all’ospedale di Ascoli in attesa della convalida dell’arresto chiesta dalla procura di Ascoli al giudice per le indagini preliminari. Non c’era mai stata alcuna denuncia da parte della 45enne né un intervento delle forze dell’ordine per liti in famiglia. Anche se in paese molti hanno sottolineato il carattere aggressivo del 48enne di origine sambenedettese che lavorava come operaio alla ykk Mediterraneo. Nel 2015 era finito agli arresti domiciliari per lesioni aggravate e atti persecutori nei confronti di una donna peraltro disabile. Nel 2018 la condanna a due annidi carcere pena ridotta di un terzo con il rito abbreviato. Poi la Corte di Appello aveva ridimensionato il reato da atti persecutori in molestie riducendo la condanna a sei mesi con pena sospesa.
E dai social arriva quella che era una battuta all’epoca ma che oggi suona come un drammatico presagio: Massimo aveva tagliato la moglie da una foto e qualcuno gliel’aveva fatto notare e lui aveva risposto così: ... "inconsciamente la voglio eliminare "
Una tragedia che investe non solo due famiglie e tutto il PIceno ma soprattutto due bambini piccoli, i figli minori della coppia che non hanno assistito all’aggressione ma non è escluso che abbiano udito le urla della loro mamma che in qualche modo avrà tentato di difendersi dalla furia di suo marito e che avrà certamente pensato ai suoi figli che erano in quella casa dell’orrore. I piccoli sono stati affidati ai nonni materni che oltre all’immenso dramma che stanno vivendo dovranno in qualche modo spiegare che la loro mamma non c’è più. Emanuela, 45 anni di Castignano era una insegnante supplente. Non aveva ancora ottenuto la cattedra, l’ultimo incarico lo aveva svolto nella scuola dell’infanzia a Poggio di Bretta. Talvolta aiutava i genitori nell’osteria sotto casa. Non può esserci Natale a Castignano dopo un dramma simile. Emanuela Massicci è la sesta donna uccisa nel 2024 nelle Marche.