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Trecento chili di “botti” illegali sono stati sequestrati dalla Finanza de L’Aquila, che ha anche denunciato tre persone. Con le festività natalizie e di fine anno, infatti, si ripropone il fenomeno della vendita illegale di artifizi pirotecnici. Anche quest’anno, per cercare di fronteggiare il fenomeno che mette a repentaglio la salute e l’incolumità di tante persone, il comando provinciale della guardia di Finanza de L’Aquila ha intensificato i controlli per il contrasto alla vendita e alla detenzione di fuochi d’artificio pericolosi. I finanzieri, coordinati da Raffaele Laureti, hanno sequestrato oltre 52.000 artifizi pirotecnici per un peso complessivo di circa 300 kg e contenenti oltre 56 kg di polvere attiva. Il materiale, estremamente pericoloso, era detenuto e stipato, senza alcuna precauzione e misura di sicurezza, all’interno dei magazzini di tre empori cittadini. In particolare, i gestori dei negozi stipavano all’interno dei magazzini attigui ai locali commerciali materiale pirotecnico ben oltre i limiti consentiti dalla normativa di settore. L’intervento dei finanzieri, pertanto, ha permesso di sottoporre a sequestro i fuochi d’artificio detenuti, come detto, in violazione alle norme di sicurezza. Per i rappresentanti legali delle attività è scattata la denuncia in stato di libertà per illecita detenzione e commercio illegale di materiali esplodenti e, pertanto, sono stati deferiti alla Procura della Repubblica de L’Aquila. Nei prossimi giorni i controlli saranno ulteriormente intensificati per verificare la conformità dei materiali posti in vendita ai requisiti di sicurezza previsti dalla normativa nonché in relazione alla regolare detenzione e vendita presso gli esercizi commerciali, ad ulteriore testimonianza del costante controllo economico del territorio assicurato dalla Finanza anche ai fini del mantenimento dell’ordine e della sicurezza pubblica.

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