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Panettone indigesto per l’amministrazione comunale di Sulmona che è caduta alla vigilia dell’ultimo dell’anno. Nove consiglieri comunali su sedici di Sulmona si sono dimessi, sancendo di fatto lo scioglimento del consiglio comunale: le dimissioni sono state sottoscritte questo lunedì, davanti al segretario generale, al termine della seduta dell’assise civica che ha dato il via libera alla ricognizione delle partecipate. I nove consiglieri hanno chiesto al sindaco Gianfranco Di Piero di rassegnare le dimissioni, tramite un ordine del giorno presentato in aula, prendendo atto di non avere più la maggioranza in consiglio. Invito che il primo cittadino aveva declinato. L’ordine del giorno non è stato ammesso dall’ufficio di presidenza ma ne è scaturito comunque un confronto in aula. Nervi tesissimi. Sono quindi scattate le dimissioni in massa sottoscritte da Maurizio Proietti, Teresa Nannarone e Caterina Di Rienzo - i fuoriusciti dalla maggioranza - Luigi Santilli e Franco Di Rocco (civici), Salvatore Zavarella e Gianluca Petrella (Fare Sulmona), Antonietta La Porta e Vittorio Masci ( Forza Italia e Fratelli d’Italia). Non si è fatta attendere la reazione del primo cittadino: "È stata imbastita una trama – ha detto parlando di una crisi fatta a Natale e che ha avuto un’accelerazione . Ognuno si assume le responsabilità per le proprie scelte. È stata una coalizione che si è dilaniata con odio e rancore. Io invece Lascio a testa alta. Non consento a nessuno di delegittimare la mia persona e questa amministrazione sul piano della moralità e dignità". Di Piero era stato eletto nel 2021, quindi aveva davanti a sé altri due anni di mandato. La città tornerà invece ad elezioni anticipate a primavera. Nei prossimi giorni il Prefetto dell’Aquila, Giancarlo Di Vincenzo, provvederà a sospendere il consiglio comunale e a nominare un Commissario in attesa del decreto del Presidente della Repubblica che sancirà lo scioglimento dell’assise e individuerà un Commissario prefettizio. 

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