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Pretendevano sempre più soldi per farsi pagare la droga dai loro coetanei. Avevano messo su un bel giro che gestivano come fossero, ormai, spacciatori di vecchia data. Per questo due 19enni sono stati arrestati a Pesaro per spaccio, estorsione e lesioni. Secondo la ricostruzione degli inquirenti sarebbero a capo di una baby gang che terrorizzava soprattutto un quartiere, la zona di piazza Redi. I carabinieri hanno sequestrato oltre mezzo chilogrammo di hashish.

Perquisite anche le case di cinque indagati, giovanissimi. Tutte le vittime delle estorsioni, soldi pretesi per farsi pagare la droga, sono minorenni. Spesso a versare il denaro erano i genitori spaventati per le conseguenze a cui sarebbe andato incontro il figlio. A capo del gruppo c’era uno dei due arrestati, intorno al quale gravitavano gli altri indagati. Un ragazzo appena maggiorenne, ma già con un considerevole curriculum e collegamenti col mondo criminale adulto. Una banda di giovanissimi, indifferenti alle regole del vivere sociale, incuranti di denunce, perquisizioni o altri interventi delle forze di polizia e dall’autorità giudiziaria minorile ed ordinaria. Picchiavano per farsi pagare, ed erano già in grado di adottare strumenti o comportamenti per eludere attività investigative. Ragazzi che hanno dimostrato di non assoggettarsi al controllo della famiglia né tantomeno a quello scolastico o sociale, attratti dalla vita criminale per sete di guadagno e di potere di controllo sul gruppo. A volte il leader pretendeva denari dai sottoposti anche per punirli di eventuali errori. I due arrestati sono nel carcere di Pesaro.

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