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Una profonda lesione a livello cerebrale. Sarebbe questa la causa della morte di Renzo Paradisi. È quanto emerso a seguito dell’autopsia compiuta dal medico legale Pietro Alessandrini su incarico della Procura di Ascoli che sta cercando di fare piena luce sull’omicidio del settantacinquenne di Comunanza. Un delitto per il quale è accusato l’ex fidanzato della figlia, Claudio Funari nei cui confronti sono stati ipotizzati i reati di omicidio premeditato aggravato dai futili motivi e di tentato omicidio nei confronti della moglie rimasta ferita gravemente nell’aggressione.
L’esame necroscopico avrebbe rivelato che l’anziano ha riportato lesioni che sarebbero compatibili con un colpo alla testa sferrato con un oggetto pesante oppure come se avesse battuto violentemente il capo sul pavimento.
Subito dopo, il dottor Alessandrini ha visitato anche la moglie per valutare, secondo quanto chiesto dalla procura al momento dell’affidamento dell’incarico, la gravità delle ferite riportate dalla donna a seguito della violenta aggressione. Un elemento chiave per determinare se sia perseguibile anche per il reato di tentato omicidio. La sera dell’antivigilia di Natale, Funari era passato a casa della sua ex e i genitori gli avrebbero offerto del panettone.
Ad un certo punto, per cause che sono ora al vaglio degli inquirenti, la situazione sarebbe degenerata e sarebbe scoppiata una violenta lite: Funari avrebbe aggredito i sue anziani ferendoli gravemente. Entrambi ricoverati all’ospedale Mazzoni di Ascoli, Renzo Paradisi è deceduto dopo cinque giorni di agonia.