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Si registra un passo avanti nella vertenza Fedrigoni, con la ricollocazione di 59 lavoratori su 173 inizialmente coinvolti nella procedura di cassa integrazione straordinaria. La comunicazione è arrivata oggi durante la riunione presso il Ministero del Lavoro, a cui ha partecipato l’assessore regionale al Lavoro, Stefano Aguzzi.

La crisi era iniziata lo scorso ottobre con l’annuncio della chiusura dello stabilimento Giano del gruppo Fedrigoni e il rischio di licenziamento per tutti i dipendenti. Tuttavia, grazie all’impegno congiunto di azienda, sindacati, Regione Marche e Ministero delle Imprese e del Made in Italy, lo scorso 16 dicembre è stato sottoscritto un accordo che ha aperto nuove prospettive per i lavoratori.

Al momento, i lavoratori ancora coinvolti nella cassa integrazione sono 114, di cui 100 operai e 14 impiegati. L’azienda ha confermato che il periodo di ammortizzatori sociali, della durata di 12 mesi, sarà accompagnato da misure per favorire la ricollocazione interna al gruppo.

“L’accordo rappresenta un punto di partenza positivo per i lavoratori, mentre l’azienda continua a rispettare gli impegni presi, inclusa l’anticipazione delle somme relative alla cassa integrazione, garantendo una puntuale erogazione mensile” ha dichiarato l’assessore Aguzzi.

La Regione Marche, che ha finanziato la cassa integrazione tramite fondi destinati alle aree di crisi complessa, attiverà anche misure di politica attiva del lavoro e formazione per supportare i lavoratori nella riqualificazione e nel reinserimento lavorativo.

La vertenza, seppur nata sotto cattivi auspici, sta trovando un esito progressivamente positivo, grazie alla sinergia tra istituzioni e azienda, che punta a garantire una rapida e soddisfacente ricollocazione dei lavoratori coinvolti.






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