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La situazione della sanità nel Piceno appare sempre più critica, con il rischio di un grave stallo a causa della mancanza di condivisione sull’atto aziendale. A lanciare l’allarme è Anna Casini, capogruppo del Partito Democratico in Consiglio regionale, che denuncia una gestione confusa e lontana dalle narrazioni rassicuranti del presidente Acquaroli e della sua giunta.
Casini richiama l’attenzione sulle recenti dichiarazioni del dottor Cacaci, ex direttore del Dipartimento Dipendenze Patologiche del Madonna del Soccorso, che ha evidenziato una situazione critica aggravata dalla mancata sostituzione di dirigenti andati in pensione, nonostante la direzione sanitaria fosse a conoscenza delle scadenze. "Era un compito basilare e prevedibile pianificare queste sostituzioni – afferma Casini – ma ad oggi non sono ancora stati emanati gli avvisi necessari per garantire la funzionalità dei Dipartimenti di Dipendenze Patologiche negli ospedali della provincia di Ascoli Piceno".
La consigliera dem critica inoltre l’incertezza sui possibili accorpamenti delle unità operative complesse all’interno dell’atto aziendale, un documento strategico che definisce l’organizzazione, gli obiettivi e le risorse economiche ed umane dell’azienda sanitaria. Nonostante le ripetute richieste di chiarezza da parte del gruppo consiliare del Pd, il documento non è ancora stato reso noto, lasciando le Aziende Sanitarie Territoriali (Ast) in balia di una gestione priva di direzione e strategia.
"La mancanza di partecipazione dei sindaci, recentemente riuniti nella Conferenza, e l’assenza di un atto aziendale rendono impossibile un coinvolgimento concreto del territorio nella programmazione sanitaria – sottolinea Casini – con la conseguenza che interi reparti restano privi di guida".
La capogruppo del Pd avverte che il suo partito non resterà passivo di fronte a ulteriori accorpamenti dei reparti o alla persistente immobilità dell’Ast. "Siamo pronti a convocare assemblee pubbliche per informare i cittadini e denunciare l’inerzia pericolosa che sta mettendo a rischio il diritto alla salute".
Casini evidenzia infine come il pendolarismo tra gli ospedali di San Benedetto del Tronto e Ascoli Piceno continui a rappresentare una pesante difficoltà per i pazienti, aggravata dalla mancanza di investimenti strutturali negli ultimi anni. "Un cittadino su dieci rinuncia alle cure, e chi sceglie di curarsi è costretto a spostamenti continui tra due strutture trascurate – conclude –. Il governo Acquaroli è vicino alla fine del mandato e non ha mantenuto le promesse: il nuovo ospedale di San Benedetto non sarà costruito, né verranno realizzati gli ospedali e le case di comunità nei tempi previsti".
Il Partito Democratico si dice determinato a non lasciare che le promesse disattese passino inosservate, con la speranza che i cittadini mantengano viva la memoria di quanto accaduto.