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Nel 2022, la regione Marche si distingue per un dato significativo: il Servizio Sanitario Nazionale (SSN) conta 13,3 unità di personale dipendente ogni 1.000 abitanti, un valore che supera la media nazionale di 11,6 unità per mille abitanti. È quanto emerge dal monitoraggio della Fondazione Gimbe, che analizza diversi aspetti della spesa e della disponibilità del personale sanitario, inclusi i costi pro-capite, i compensi per unità di personale, e l’utilizzo di professionisti a gettone.

Secondo il rapporto, nel 2023 la spesa pro-capite per il personale dipendente nella regione Marche ammonta a 743 euro, cifra superiore alla media italiana di 672 euro. Tuttavia, nel 2022 la spesa per unità di personale dipendente del SSN nella regione si attesta a 55.714 euro, un valore inferiore alla media nazionale di 57.140 euro.

Nonostante questi dati positivi in termini di risorse umane, la Fondazione Gimbe evidenzia una crisi strutturale del personale sanitario a livello nazionale. Negli ultimi 11 anni sono stati persi oltre 28 miliardi di euro, con oltre la metà di questo taglio concentrato tra il 2020 e il 2024. Inoltre, la spesa per i professionisti sanitari a gettone, impiegati per coprire singoli turni, è raddoppiata nel 2023, segnalando una crescente dipendenza da soluzioni temporanee per sopperire alle carenze strutturali.

Il rapporto sottolinea anche un paradosso che interessa le Regioni in piano di rientro: queste registrano una spesa media per il personale dipendente più alta rispetto ad altre Regioni, pur essendo sottoposte a rigide limitazioni finanziarie.

La Fondazione Gimbe conclude che è urgente un rilancio delle politiche per il personale sanitario a livello nazionale, con l’obiettivo di garantire il diritto alla salute e rispondere alla crescente domanda di cure. Per le Marche, il dato sull’elevato numero di unità di personale è positivo, ma resta fondamentale una gestione efficace delle risorse per mantenere un sistema sanitario efficiente e sostenibile.

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