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Un dramma inaspettato ha colpito una giovane donna marsicana di 34 anni, che il 30 dicembre ha perso la sua bambina al nono mese di gravidanza. La donna si era recata al pronto soccorso dell’ospedale di Avezzano dopo aver avvertito un malessere crescente nei giorni precedenti, ma all’arrivo i medici hanno constatato che il feto era già morto, presumibilmente da diverse ore. La tragedia ha colpito la famiglia come un fulmine a ciel sereno durante le festività natalizie. Secondo quanto raccontato dal nonno della piccola, la futura mamma aveva iniziato a sentirsi strana già dal giorno di Santo Stefano, ma nessuno aveva immaginato il peggio, considerando l’imminente termine della gravidanza. Tuttavia, dopo giorni di inquietudine, la famiglia ha deciso di accompagnarla in via precauzionale al pronto soccorso, dove è stata indirizzata al reparto di Ginecologia e Ostetricia per accertamenti.
Purtroppo, gli esami hanno confermato l’assenza di battito e movimento fetale, gettando i genitori nello sconforto. La bambina è stata partorita senza vita e trasferita al San Salvatore dell’Aquila per un’autopsia, richiesta dalla famiglia per chiarire le cause di questa tragedia avvenuta in una fase avanzata della gravidanza.
I risultati dell’autopsia, eseguita il 2 gennaio, saranno disponibili entro 30-40 giorni e potrebbero fare luce sulle cause della morte intrauterina. Intanto, la Asl 1 ha avviato un’indagine interna per verificare eventuali responsabilità o problematiche nell’assistenza.
I funerali della bambina si sono svolti lo scorso venerdì nella Marsica, lasciando la famiglia devastata da un dolore profondo. "Una cosa del genere ti cambia la vita", ha dichiarato il nonno, sottolineando l’immenso vuoto lasciato dalla piccola che non hanno mai avuto modo di conoscere.
Al momento, la famiglia non ha presentato denunce, in attesa di chiarimenti ufficiali sugli eventi che hanno portato a questa perdita incomprensibile.