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Una persona buona e generosa e non una tossicodipendente. La famiglia di Fabiana Piccioni non sopporta il ritratto che si va delineando della 46enne. Dopo il ritrovamento dei suoi poveri resti, in via Cavoni di Giulianova, molti hanno parlato del consumo di droga. Ad uccidere la donna, infatti, potrebbe essere stato un mix di cocaina ed oppiacei. Ma Fabiana era molto altro: una donna che si dedicava agli altri ed al volontariato. Una persona profondamente legata alla sua famiglia e vicina alla fede. Frequentava gruppi di preghiera e il Santuario della Madonna dello Splendore, un luogo che per lei rappresentava un punto di riferimento spirituale come racconta Padre Wilson..
Anche gli amici ed i vicini di casa sono increduli.
Fabiana era una donna per bene ma fragile. E qualcuno ha approfittato delle sue debolezze. Per i suoi cari non era una tossicodipendente, ma una donna che ha incontrato persone sbagliate, incapaci di rispettarla.
Nel mirino dei genitori c’è un uomo con cui Fabiana ha trascorso il Capodanno. Dopo la scomparsa della donna, questo “amico” avrebbe lasciato Giulianova di punto in bianco. Ora, la Procura, con il pm Greta Aloisi, sta cercando di far luce su quanto accaduto negli ultimi giorni di vita della donna. Tabulati telefonici ma anche la ricerca dei suoi abiti e della sua bici saranno cruciali. Così come le telecamere di videosorveglianza poste in via Cavoni.
La famiglia, sconvolta dal dolore, aveva inizialmente deciso di convocare un incontro con la stampa, lunedì mattina, per raccontare chi era davvero Fabiana. Ma poi il dolore ha avuto il sopravvento e l’incontro è stato annullato: “Abbiamo preso coscienza – si legge in una mail dell’avvocato Manisco - del fatto che in un momento così delicato, nel quale gli inquirenti, con tanta attenzione e cura lavorano alla ricostruzione dei fatti, l’intervento della famiglia di Fabiana potrebbe solo creare confusione”. Dunque nessun incontro con la stampa ma solo una richiesta. Non vogliono che il nome della loro cara venga associato solo a un caso di cronaca nera. Vogliono verità e giustizia, ma soprattutto vogliono preservare la dignità di Fabiana.
Padre Wilson